Lo affermano i National Institutes of Health degli Stati Uniti
Il rischio che l'influenza aviaria provocata dal virus H5N1 si diffonda all'uomo resta basso, nonostante i diversi casi registrati nell'ultimo anno: lo affermano gli esperti degli statunitensi National Institutes of Health, che hanno pubblicato un articolo sul New England Journal of Medicine. Secondo Jeanne Marrazzo, direttrice dell'Istituto Nazionale per le Allergie e le Malattie Infettive (Niaid) dei Nih, e Michael Ison, a capo del dipartimento delle malattie respiratorie del Niaid, i trattamenti e i vaccini disponibili, così come quelli in fase di sviluppo, sono sufficienti a prevenire le forme gravi della malattia, anche se è importante continuare un attento monitoraggio del virus e delle sue mutazioni.
Possibili sperimentazioni cliniche più veloci e piani personalizzati
E' la variante da monitorare con maggiore attenzione perché potrebbe diventare la prossima da fronteggiare
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Lo rivela una ricerca sul New England Journal of Medicine
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