Lo rivela una ricerca sul New England Journal of Medicine
Un nuovo virus trasmesso dalle zecche potrebbe causare stati febbrili e sintomi neurologici. Lo rivela una ricerca pubblicata sul New England Journal of Medicine e condotta da un gruppo di ricercatori cinesi: hanno analizzato in laboratorio 17 casi di infezione riscontrati nel Nord Est della Cina, con febbre inspiegabile, mal di testa, vomito e vertigini. Il primo caso ad essere stato infettato dal "Wetland virus" (Welv), cioè virus delle zone umide, sarebbe stato morso dalla zecca Haemaphysalis concinna che infesta soprattutto i roditori ed è presente anche in Russia ed Europa centrale. In tutti i casi umani studiati finora non si sono registrati decessi ma secondo i ricercatori l'infezione può colpire il cervello, causando malattie neurologiche.
Tra le più rilevanti vi sono le batteriemie primarie e secondarie, le polmoniti, le infezioni del tratto urinario e quelle correlate ai cateteri vascolari
Fondamentale evitare perdite di centinaia di milioni di pollame
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Commissario straordinario, armonizzare azioni nei territori
Le indicazioni per la prossima campagna ricalcheranno quelle dello scorso autunno, quindi l'anti-Covid sarà "raccomandato" a persone di età pari o superiore a 60 anni. Dalla Florida sconsigliano i vaccini mRna
Nello spot di Italia Longeva il rapporto speciale tra nonno e nipote per sensibilizzare sulla importanza della prevenzione vaccinale per difendersi dalle malattie più temibili nella terza età
L'antibiotico-resistenza, una crescente preoccupazione sanitaria, vede lo pneumococco come uno dei principali responsabili di malattie batteriche invasive, specie nei bambini e negli anziani
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