Canali Minisiti ECM

Identificato il circuito cerebrale che collega respiro ed emozioni

Neurologia Redazione DottNet | 20/11/2024 14:06

Offre nuovi strumenti per controllare attacchi di panico e ansia

 Gli esseri umani hanno imparato da tempo che rallentare la respirazione aiuta a controllare e calmare le emozioni, ma finora era stato impossibile capire il meccanismo alla base di questo legame. Adesso, è stato finalmente identificato il circuito cerebrale che collega il respiro volontario allo stato d’animo di una persona. E' stato identificato nei topi da un gruppo di ricerca guidato dal Salk Institute di La Jolla in California e il risultato, pubblicato sulla rivista Nature Neuroscience, offre nuovi strumenti per poter controllare attacchi di panicoansia disturbo da stress post-traumatico.

I ricercatori coordinati da Sung Han hanno individuato un gruppo di cellule cerebrali nella corteccia frontale, implicata nella pianificazione di comportamenti complessi, che si collega al tronco encefalico, dove invece vengono controllate azioni vitali come la respirazione. Sono stati quindi condotti esperimenti alla ricerca di connessioni tra il centro del tronco encefalico e altre zone del cervello e in questo modo è stato individuato un nuovo circuito, messo alla prova registrando l’attività cerebrale dei topi durante comportamenti che alterano la respirazione, come annusare, nuotare e bere, e durante situazioni che generavano paura o ansia.

I risultati confermano che, quando il circuito è attivo, gli animali risultano più calmi e respirano più lentamente, mentre in situazioni di stress il collegamento diminuisce e la frequenza del respiro si alza. “Voglio utilizzare questi risultati per progettare una sorta di ‘pillola yoga’”, dice Han. “Può sembrare sciocco, e la traduzione del nostro lavoro in un farmaco commerciabile richiederà anni – aggiunge il ricercatore – ma ora disponiamo di un circuito cerebrale che può diventare un bersaglio terapeutico per rallentare istantaneamente la respirazione e promuovere una stato di calma e tranquillità”.

Commenti

I Correlati

Gli esperti sono comunque cauti: "Sicuramente non tutti i malati potranno beneficiare di questo trattamento"

Focus anche sul trattamento innovativo e riabilitativo

L’Esperta: attenti a campanelli allarme. I monoclonali rallentano progressione

"Importanti novità nel campo della Sclerosi Multipla, della Neuromielite Ottica, della Miastenia Gravis, della Atrofia Muscolare Spinale, della Cefalea, dei Disturbi del Sonno, e della Epilessia"

Ti potrebbero interessare

Scoperti nuovi fattori di rischio: il colesterolo "cattivo" nella mezza età e la perdita della vista non trattata in età avanzata

Perdita di autonomia, stigma sociale e peso economico i principali timori

Il lavoro, che accoglie le prime evidenze dello studio Nemesis è stato pubblicato su Nature Communications e illustra la generazione e i meccanismi neuronali delle alterazioni, suggerendo nuove vie di riabilitazione

All’A.O.U. Luigi Vanvitelli una nuova tecnologia cambierà la vita di migliaia di pazienti

Ultime News

Offre nuovi strumenti per controllare attacchi di panico e ansia

Il Gruppo punta in particolare a sviluppare strategie di programmazione sanitaria che integrino tecnologie avanzate, quali l’intelligenza artificiale e dispositivi medici innovativi, e pratiche cliniche innovative, come la telemedicina

Il presidente dell’Associazione italiana terapia estetica botulino Salti traccia il bilancio del congresso che si è tenuto a Bologna: “Stiamo già passando al trattamento full face e collo, che garantisce armonia ed equilibrio muscolare”

Siglato in Senato un “Action Paper” per la gestione ottimale della malattia diabetica per garantire un accesso equo, tempestivo e sostenibile alle nuove tecnologie