Gli esperti sono comunque cauti: "Sicuramente non tutti i malati potranno beneficiare di questo trattamento"
Dopo gli Stati Uniti, il Giappone, il Regno Unito, anche l'Ue dice sì al farmaco anti-Alzheimer lecanemab, il primo che, se somministrato in fase precoce, può di rallentare la malattia. Il Comitato per i farmaci a uso umano dell'Ema ha infatti raccomandato l'approvazione del farmaco per il trattamento dei pazienti adulti con diagnosi clinica di lieve compromissione cognitiva e demenza lieve dovuta al morbo di Alzheimer. L'approvazione attuale arriva a seguito di nuova analisi dei dati sul farmaco da parte dell'ente regolatorio europeo che, la scorsa estate, aveva adottato un parere negativo. La palla passa ora alla Commissione europea per l'approvazione definitiva che dovrebbe arrivare entro un paio di mesi. Soddisfazione è stata espressa dai clinici.
Focus anche sul trattamento innovativo e riabilitativo
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Gli esperti sono comunque cauti: "Sicuramente non tutti i malati potranno beneficiare di questo trattamento"
È il dato che emerge da uno condotto dalla Unità operativa complessa di Pneumologia dell'Ospedale Luigi Sacco di Milano, in collaborazione con l'Ospedale Civico Codogno (Lodi)
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