Canali Minisiti ECM

Alzheimer, Irccs S. Raffaele è diventato un centro ricerca e diagnosi precoce

Neurologia Redazione DottNet | 19/11/2024 15:56

Focus anche sul trattamento innovativo e riabilitativo

L'Irccs San Raffaele è stato inserito nell'elenco dei Centri per i Disturbi Cognitivi e le Demenze (Cdcd) della Regione Lazio ed erogherà esami diagnostici e farmaci per le varie forme di demenza. 'Il tratto distintivo del centro - spiega Paolo Maria Rossini, direttore dell'unità di neuroscienze e neuroriabilitazione - sarà quello di focalizzarsi su prevenzione, diagnosi precoce e trattamento innovativo, anche riabilitativo, delle diverse forme di decadimento cognitivo, grazie ad una esperienza decennale'.

 Un percorso maturato prima presso il centro Fatebenefratelli di Brescia, poi al Policlinico del Campus Bio-Medico ed infine all'Università cattolica e Policlinico Gemelli di Roma e culminato nell'attività di coordinamento di progetti nazionali come quello di Interceptor e di progetti europei come AI-mind dedicati all'Alzheimer. Una pratica che ha portato a validare un modello organizzativo basato sull'integrazione di professionalità neuropsicologiche, bio-ingegneristiche, di neuroimmagini, di laboratorio e di genetica medica oltre che sulla messa a punto di tecniche innovative di stimolazione transcranica e sensoriale.

  "La Risonanza Magnetica 3 Tesla di ultimissima generazione esplorata con algoritmi di intelligenza artificiale, ad esempio - puntualizza Rossini - consentirà di studiare le aree cerebrali potenzialmente coinvolte nelle fasi precoci della malattia ma che, per dimensione o localizzazione, sono più difficilmente esplorabili con tecniche convenzionali. L'Eeg ad alta definizione permetterà di studiare i parametri di 'connettività' neuronali. Le più avanzate tecniche di indagine neuropsicologica, anche digitale, permetteranno di esplorare i diversi domini attraverso i quali il cervello umano organizza e governa le funzioni cognitive. Infine le tecnologie di stimolazione transcranica non invasiva potranno riattivare e potenziare al massimo le funzioni dei circuiti nervosi non ancora distrutti dalla malattia".

Il Centro garantirà la gestione e la cura delle demenze in tutte le fasi diagnostico/terapeutiche: dallo screening, alla diagnosi differenziale, al trattamento, fino alla gestione della malattia in fase più avanzata con l'ausilio della telemedicina, della teleriabilitazione e dell'assistenza domiciliare.

Commenti

I Correlati

Il finanziamento per progetti di Ricerca su prevenzione e fasi precoci della malattia di Alzheimer ed uno studio basato su tecniche di arte-terapia nel trattamento di persone affette da Alzheimer o Disturbo Cognitivo Lieve

Un’indagine di IQVIA Italia, leader mondiale nei dati sanitari e farmaceutici, fotografa lo scenario attuale italiano sulla malattia del Parkinson

Concluso a Parma il XXIV Congresso Nazionale della SIRN: crescono le adesioni e la multiprofessionalità

La fase Rem carente riduce il volume di un'area del cervello

Ti potrebbero interessare

Scoperti nuovi fattori di rischio: il colesterolo "cattivo" nella mezza età e la perdita della vista non trattata in età avanzata

Perdita di autonomia, stigma sociale e peso economico i principali timori

Il lavoro, che accoglie le prime evidenze dello studio Nemesis è stato pubblicato su Nature Communications e illustra la generazione e i meccanismi neuronali delle alterazioni, suggerendo nuove vie di riabilitazione

All’A.O.U. Luigi Vanvitelli una nuova tecnologia cambierà la vita di migliaia di pazienti

Ultime News

Più letti