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Teresa Di Lauro: Il digiuno spinge il nostro corpo ad assimilare tutto. Il segreto è smetterla con le diete

Nutrizione Redazione DottNet | 16/10/2024 18:18

"Più che di dieta dobbiamo parlare di piano alimentare. Sembra una banalità, ma la differenza è sostanziale. Il compito di un nutrizionista è quello di proporre al paziente uno stile di vita che duri nel tempo"

«Il nostro organismo è una macchina perfetta e come primo obiettivo ha quello di assicurare la sopravvivenza. Con uno stretto digiuno il metabolismo si spegne per una ragione che potremmo definire ancestrale: saltare il pranzo, magari dopo aver preso a colazione solo un caffè, è per il nostro corpo un segnale d’allarme. Significa che siamo in scarsità di risorse e che probabilmente dovremo essere pronti a lunghi periodi di digiuno ai quali seguirà l’esigenza di accumulare il più possibile quando troveremo nuovamente del cibo». A parlare è la specialista in scienze dell’alimentazione Teresa Di Lauro, che spiega come il corpo tende a massimizzare l’acquisizione di sostanze nutritive quando percepisce una condizione di carestia. Un problema tipico delle diete drastiche, che spesso sono legate a mode del momento. «Ai miei pazienti dico sempre: inizierai a stare a dieta il giorno che smetterai di metterti a dieta», aggiunge Di Lauro.

«Più che di dieta – spiega - dobbiamo parlare di piano alimentare. Sembra una banalità, ma la differenza è sostanziale. Il compito di un nutrizionista è quello di proporre al paziente uno stile di vita che duri nel tempo, qualcosa che sia sostenibile e compatibile con gli impegni di tutti i giorni, la mancanza di tempo e anche la sacrosanta voglia di fare qualche strappo ogni tanto». In altre parole, al di là della provocazione, la dottoressa Di Lauro spiega che se veramente si vuole dimagrire e avere un’alimentazione corretta allora non si può pensare di eliminare completamente, e sempre, tutto quello che non è dietetico.

«Bisogna essere equilibrati. Detto ciò, non ci sono scorciatoie, la dieta deve prevedere carboidrati, grassi e proteine». Altro fatto determinante nell’accumulo di chili in eccesso è poi lo stress. «Spegne il metabolismo, sotto pressione – dice – il nostro corpo inizia a rilasciare cortisolo (ormone dello stress, ndr) che, tra l’altro, ha l’effetto di sedare la fame. Presi dal tran tran e senza lo stimolo della fame, finiamo col saltare i pasti. Poi, la sera, quando siamo ormai a casa e iniziamo a rilassarci, ritroviamo l’appetito e ci diamo alle grandi abbuffate. Premesso che tutti viviamo delle vite stressanti, ciascuno ha la propria giornata tipo. Noi specialisti in scienze dell’alimentazione dobbiamo prima di tutto ascoltare per capire come inserire in quel tipo di giornata delle sane abitudini. Chiaramente un po’ di impegno serve, ma l’imposizione di misure drastiche non è qualcosa che a lungo tempo funziona». Andando sul concreto, la dottoressa Di Lauro stila una lista di alimenti e di abitudini corrette. «Il trucco, se così lo possiamo definire, è quello di mangiare poco e spesso. È il modo migliore per tenere sempre il motore acceso e ottimizzare il metabolismo. Snack come carote e finocchi sono perfetti. Anche una giusta massa muscolare è importante, perché il muscolo consuma anche quando siamo a riposo aumentando il nostro metabolismo basale. Tra gli alimenti da preferire i carboidrati non raffinati, possibilmente integrali. Pasta, pane, cereali, legumi sono tutti alimenti che devono far parte della nostra dieta. Se possibile, meglio sempre scegliere alimenti a chilometro zero».

Alla domanda: "carne e pesce?", non ha dubbi: «Per un adulto, io consiglio di mangiare la carne (bianca) non più di 3 volte a settimana; il pesce anche 4 o 5 volte. Attenzione però a scegliere alimenti che non contengano antibiotici e ormoni, come spesso avviene con il pesce o il pollo d’allevamento». La sorpresa arriva dai surgelati che, paradossalmente, sono tra gli alimenti più controllati, spiega la Di Lauro. «Sono spesso sottoposti a molti più controlli dei prodotti "freschi", quindi anche più sicuri. Chiaramente è essenziale preservare la catena del freddo». Ma quanto peso è lecito perdere in un mese? «Quando si inizia una dieta dimagrante, di solito il primo mese è quello nel quale perdiamo di più e più facilmente. Non dovremmo mai andare oltre il 5 per cento del nostro peso. Una persona che sia sugli 80 kg dovrebbe perdere al massimo 4 kg in un solo mese». La dottoressa Di Lauro spiega, infine, che un corretto stile alimentare può avere effetti benefici anche su alcune patologie: «mangiare bene e fare attività fisica è determinante per restare in salute. Questo non significa poter risolvere ogni problema con la giusta alimentazione, ma ci meraviglieremo di vedere l’impatto che ha il cibo sulla possibilità di ammalarci. Alcune malattie hanno una predisposizione genetica, e questa incide del 20 per cento. Il restante 80 per cento dei fattori che sono trigger della malattia può essere attribuito agli stili di vita».

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