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Vaccinare per tagliare 2,5 miliardi di dosi annue di antibiotici

Infettivologia Redazione DottNet | 11/10/2024 18:54

Studio Oms su 44 vaccini, evitano morti per infezioni resistenti

 Usare meglio i vaccini potrebbero ridurre l'utilizzo di antibiotici del 22% ovvero di 2,5 miliardi di dosi ogni anno nel mondo, aiutando ad affrontare il problema delle infezioni da germi resistenti. "Mentre alcuni di questi vaccini sono già disponibili ma sottoutilizzati, altri dovrebbero essere sviluppati e immessi sul mercato il prima possibile". Lo riporta un nuovo rapporto dell'Organizzazione mondiale della sanità che ha valutato 44 vaccini che prendono di mira 19 batteri, quattro virus e un parassita. L'antimicrobico resistenza si verifica quando batteri, virus, funghi e parassiti non rispondono più agli antibiotici, provocando infezioni difficili da curare.

È causata in gran parte dall'uso improprio di questi farmaci essenziali ed è associata a quasi 5 milioni di decessi nel mondo. A livello globale, i costi ospedalieri per il trattamento di patogeni resistenti sono stimati in 730 miliardi di dollari l'anno, ma un terzo, secondo il rapporto, potrebbe essere risparmiato.. "Per affrontare la resistenza antimicrobica bisogna iniziare con la prevenzione delle infezioni e i vaccini sono tra gli strumenti più potenti", spiega Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell'Oms.
 Il nuovo rapporto amplia uno studio dell'Oms pubblicato su BMJ Global Health lo scorso anno e analizza l'impatto dei vaccini già autorizzati e di alcuni in sviluppo. Ogni anno, ad esempio, quelli contro Streptococcus pneumoniae potrebbero far risparmiare 33 milioni di dosi di antibiotici, se il 90% dei bambini del mondo fosse vaccinato, così come gli anziani. Quello per il tifo potrebbe far risparmiare 45 milioni di dosi di antibiotici, se la loro introduzione fosse accelerata nei paesi in cui è diffuso e quello per la malaria potrebbe far risparmiare fino a 25 milioni di dosi. Ma ad avere l'impatto più elevato sono i vaccini per la tubercolosi: una volta sviluppati potranno portare un risparmio tra 1,2 e 1,9 miliardi di dosi di antibiotici, una parte significativa degli 11,3 miliardi usate ogni anno contro le malattie trattate nel rapporto.

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