La correlazione emerge per la prima volta da uno studio condotto presso l'Università della California, a Riverside, e pubblicato sul Journal of Clinical Investigation Insight
Gli uomini che seguono un'alimentazione troppo ricca di colesterolo hanno un rischio maggiore di mettere al mondo figlie più soggette a malattie cardiovascolari. La correlazione emerge per la prima volta da uno studio condotto presso l'Università della California, a Riverside, e pubblicato sul Journal of Clinical Investigation Insight. Le malattie cardiovascolari sono la principale causa di morte nel mondo. Lo studio si è concentrato sull'aterosclerosi, una malattia infiammatoria cronica in cui, a causa del colesterolo 'cattivo' presente nel sangue si forma una placca nelle pareti delle arterie.
L’heart team di Anthea Hospital di Bari ha quindi studiato una procedura ibrida mai eseguita prima per consentire di operare la paziente in sicurezza e restituirla alla sua vita e ai suoi affetti
Un recente studio pubblicato su Diabetes & Metabolic Syndrome: Clinical Research & Reviews e online sul sito di ISIC riafferma il potere benefico del caffè nell’aiutare a prevenire lo stress ossidativo e nel ridurre il rischio di sviluppare questa ma
Studio Federico II - Vanvitelli: i dati attestano che 1 persona su 5 tra quelle che sopravvivono a un infarto ha una recidiva entro l'anno. Come funziona la terapia
Il prodotto è caratterizzato da basso tenore di carboidrati e da una composizione accuratamente studiata per le esigenze nutrizionali dei pazienti affetti da questa patologia
I ricercatori del Labanof dell’Università Statale di Milano hanno esaminato due scheletri di donne e dei loro feti, con deformità attribuibili all'osteomalacia, una patologia legata alla fragilità ossea e associata alla carenza di vitamina D
Lo rivela uno studio effettuato su 1771 studenti di 48 scuole elementari pubbliche di Madrid
La pratica potrebbe salvare 820.000 vite l'anno
Studio, "è una misura contro i sintomi correlati all'invecchiamento"
I pazienti trattati hanno perso in media il 15,7% del peso corporeo rispetto al 2,2% di chi assumeva un placebo. Inoltre, migliora i sintomi di insufficienza cardiaca, questo include una riduzione delle limitazioni fisiche
Lo afferma uno studio italiano pubblicato sulla rivista scientifica The Journal of Allergy and Clinical Immunology e sul Journal of Allergy and Clinical Immunology
Dall'isolamento all'ansia nei ragazzi, ecco quali sono i campanelli d'allarme
Senza DRG, i pazienti non hanno accesso a farmaci e monitoraggio
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