"Governo e Regioni si attardano e nemmeno manifestano il tatticismo politico elementare che avrebbe già semplicemente avviato la contrattazione per decongestionare una crisi di vocazioni"
"Il Ccnl 2022-2024 dirigenza medica, veterinaria e sanitaria del Ssn è scaduto prima ancora di essere negoziato, la dinamica contrattuale aziendale è ferma, le chiacchiere sugli eroi e sulla valorizzazione del personale dirigente del Ssn stanno a zero. Negli incontri col Ministro della salute abbiamo più volte chiesto che Governo e Regioni dessero un segno di vita approvando l’atto di indirizzo necessario per cominciare la contrattazione, ma per convergenze di interessi estranei al lavoro e divergenze tattiche su come pagare il lavoro, 140.000 dirigenti del Ssn sono in stallo con un contratto già vecchio e con stipendi bloccati ed erosi dall’inflazione", si legge in una nota della Fvm sul contratto.
"L’aziendalizzazione della sanità pubblica è in questa palude burocratica che millanta una natura manageriale ma per inerzia favorisce la diserzione di centinaia di professionisti.
"L’evoluzione tumultuosa delle dinamiche epidemiologiche, l’innovazione scientifica e tecnologica della medicina e delle scienze sanitarie, le aspettative di cura dei cittadini e la vigenza delle responsabilità civili e penali che interessano la dirigenza medica, veterinaria e sanitaria sono peculiarità esclusive e specifiche che nessuno possiede e sopporta in egual misura nella Pubblica Amministrazione. Basterebbe questo per giustificare un percorso distintivo nelle carriere e degli emolumenti di funzioni pubbliche che per la loro specificità necessitano di attenzioni giuslavoristiche e contrattuali particolari e riconoscimenti economici specifici e premiali. Invece, purtroppo, Governo e Regioni si attardano e nemmeno manifestano il tatticismo politico elementare che avrebbe già semplicemente avviato la contrattazione per decongestionare una crisi di vocazioni e una diaspora di professionisti essenziali al Ssn per consentire a Governo e Regioni di erogare i Livelli Essenziali di Assistenza e di prestazioni che essi stessi hanno assunto come impegno verso la cittadinanza. Governo, Regioni, se ci siete battete un colpo! Si avvii la contrattazione anche per medici, veterinari e sanitari; il 2024 è finito e il Ccnl 2022/2024 è scaduto prima di vedere la luce!", conclude la nota.
“Questo dato, destinato ad aumentare nei prossimi anni, dimostra che l’unico modo per aumentare l’assunzione dei dirigenti medici nel SSN è l’ulteriore potenziamento di questa modalità di assunzione"
Di Silverio: “L’eliminazione di questo requisito ischia di compromettere la qualità del servizio offerto nelle strutture sanitarie, mettendo a rischio i pazienti"
Testa: "Leggiamo toni entusiastici di chi definisce ‘grande attenzione alla categoria’ ciò che in realtà è poco più di un’aggiustatina al sistema"
"Siamo in carenza di organico e intere aree del paese non hanno il medico di famiglia né medici di continuità assistenziale a causa di una visione miope di una politica di tagli alla spesa sanitaria che si trascina da più di dieci anni"
Cgil, Cisl e Uil: "Sono 200mila, è un comparto strategico"
"I medici, i dirigenti sanitari, gli infermieri le professioni sanitarie ex legge 43/2006, vogliono risposte, vogliono tornare ad essere il fulcro delle cure, vogliono continuare a curare, ma in sicurezza”
Testa: “Serve uno straordinario investimento nel territorio prima che della medicina di famiglia rimangano solo le ceneri.”
Leonida Iannantuoni Presidente di ASSIMEFAC; al paziente va dedicato più tempo
"Governo e Regioni si attardano e nemmeno manifestano il tatticismo politico elementare che avrebbe già semplicemente avviato la contrattazione per decongestionare una crisi di vocazioni"
Ordinario di Medicina Interna all’Università di Perugia, guiderà la Società Italiana di Medicina Interna (SIMI) nel triennio 2028-2030
“Questo dato, destinato ad aumentare nei prossimi anni, dimostra che l’unico modo per aumentare l’assunzione dei dirigenti medici nel SSN è l’ulteriore potenziamento di questa modalità di assunzione"
I pazienti con fibrillazione atriale hanno un rischio 5 volte maggiore di sviluppare un ictus rispetto alla popolazione generale
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