Sette nuovi casi segnalati dal 18 al 24 luglio
Sette nuovi casi umani di West Nile Virus sono stati segnalati nel periodo 18 - 24 luglio 2024. Lo afferma il Bollettino numero 5 della Sorveglianza dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss). Dall'inizio di maggio 2024, sono stati segnalati in Italia 13 casi confermati di infezione da West Nile Virus (WNV) nell'uomo (6 nel precedente bollettino); di questi 7 si sono manifestati nella forma neuro-invasiva (4 Emilia-Romagna, 1 Friuli Venezia Giulia, 1 Puglia, 1 caso importato dagli Stati Uniti), 4 casi asintomatici identificati in donatori di sangue (4 Emilia-Romagna) e 2 casi di febbre entrambi importati (1 Oman, 1 Marocco).
"Questa campagna vaccinale sarà particolarmente importante. Sembra infatti, dalle previsioni pubblicate, che l'influenza sarà particolarmente aggressiva”
Crescita dei casi nel 2022-2023 di meningococco, pneumococco e Haemophilus influenzae
Fanno da apripista Lazio, Toscana e alcune Asl della Campania, dove in molti studi sono già iniziate le chiamate per le somministrazioni
Oltre 100 casi di polmonite e uno di encefalite legate al virus
Commissario straordinario, armonizzare azioni nei territori
Le indicazioni per la prossima campagna ricalcheranno quelle dello scorso autunno, quindi l'anti-Covid sarà "raccomandato" a persone di età pari o superiore a 60 anni. Dalla Florida sconsigliano i vaccini mRna
Lo rivela una ricerca sul New England Journal of Medicine
Nello spot di Italia Longeva il rapporto speciale tra nonno e nipote per sensibilizzare sulla importanza della prevenzione vaccinale per difendersi dalle malattie più temibili nella terza età
Di Silverio: "E' un decreto monco. Come sempre, in Italia si fanno le leggi, per dimostrare di averle fatte, e poi non si fanno le norme per renderle operative"
Si possono evitare con i vaccini, le terapie e la prevenzione, grazie agli screening per la diagnosi precoce
"Malattia è emergenza sanitaria, al Parlamento europeo chiediamo politiche per garantire equità e omogeneità di trattamenti"
Lo studio PACE-A è il primo studio randomizzato che ha confrontato la radioterapia con la prostatectomia in pazienti affetti da carcinoma prostatico localizzato
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