In riduzione anche l'occupazione dei posti letto in terapia intensiva, pari a 2,4% (213 ricoverati), rispetto alla settimana precedente (2,8%)
Ricoveri in area medica e in terapia intensiva, indice di trasmissibilità Rt, incidenza di casi diagnosticati e segnalati: sono tutti in calo gli indicatori relativi al Covid secondo il monitoraggio settimanale di ministero della Salute e Istituto Superiore di Sanità (Iss) aggiornato al 10 gennaio. In particolare, l'occupazione dei posti letto in area medica è pari a 8,2% (5.131 ricoverati), in diminuzione rispetto alla settimana precedente (10,1% al 3 gennaio). In riduzione anche l'occupazione dei posti letto in terapia intensiva, pari a 2,4% (213 ricoverati), rispetto alla settimana precedente (2,8%). L'indice di trasmissibilità Rt, basato sui casi con ricovero ospedaliero, risulta sotto la soglia epidemica, pari a 0,75, in diminuzione rispetto settimana precedente (0,82). Questi valori, peraltro, si legge nel monitoraggio, potrebbero essere sottostimati a causa di un ritardo di notifica dei ricoveri durante i giorni festivi.
Quanto all'incidenza di casi di Covid diagnosticati e segnalati, nel periodo 4-10 gennaio è pari a 36 casi per 100.000 abitanti, in diminuzione rispetto alla settimana precedente (66 casi). Tale calo, notano ministero della Salute e Iss, potrebbe, in parte, essere attribuibile a una ridotta frequenza di diagnosi effettuate durante i giorni festivi. In diminuzione anche l'incidenza settimanale nella maggior parte delle Regioni/Province Autonome. L'incidenza più elevata è stata riportata nel Lazio (61 casi per 100.000 abitanti) e la più bassa in Sicilia (5 casi) ed è in diminuzione in tutte le fasce d'età. L'età mediana alla diagnosi è di 60 anni, in leggero aumento rispetto alle settimane precedenti.
La fascia di età più fragile risulta quella degli anziani: i tassi di ospedalizzazione e mortalità presentano infatti i valori più alti negli over 90, che risultano anche quelli con il più alto tasso di incidenza settimanale. Infine il capitolo varianti: in base ai dati di sequenziamento disponibili nella piattaforma nazionale I-Co-Gen, JN.1 rappresenta attualmente la variante predominante, con una proporzione pari al 49,2% nell'ultima settimana di campionamento consolidata (18-24 dicembre 2024). Si conferma, inoltre, se pur con valori in diminuzione, la co-circolazione di ceppi virali riconducibili a XBB, ed in particolare EG.5 (27,3%).
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