Circa 2000 specialisti italiani e internazionali si confronteranno su una serie di patologie che presentano un alto tasso di crescita dal punto di vista demografico ed epidemiologico
Salute dei polmoni e ambiente: un binomio inscindibile al centro del XXIV Congresso nazionale della Pneumologia italiana Aipo- Its, che si svolgerà presso la Fiera del Levante di Bari dal 9 all’11 giugno ed è stato presentato oggi in una conferenza stampa al ministero della Salute. In questa occasione, circa 2000 specialisti italiani e internazionali si confronteranno su una serie di patologie che presentano un alto tasso di crescita dal punto di vista demografico ed epidemiologico, con un impatto significativo sulla salute delle persone: secondo i dati pre-pandemici dell’Oms, infatti, nelle regioni europee ogni anno si registrano 43.5 milioni di casi di asma con 17mila decessi, 947mila polmoniti e bronchiti con 273mila decessi, 726mila tumori polmonari con 464mila decessi, 126 milioni casi di tubercolosi con 26mila decessi, 761mila malattie interstiziali del polmone con 25mila decesso e 41.
Proprio la Bpco, ha sottolineato Mauro Carone, presidente di Aipo-Its e direttore dell’Uoc Pneumatologia e riabilitazione respiratorio dell’Irccs Maugeri di Bari, "rappresenta in tutto il mondo occidentale la terza causa di morte ed è causata principalmente dal fumo di sigaretta ma anche dagli inquinanti ambientali".
Nel corso del Congresso si parlerà anche del ruolo dell’inquinamento atmosferico, responsabile, secondo l’Oms, di 4.2 milioni di morti premature ogni anno. Proprio per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza dell’ambiente per la salute, la Federazione italiana della pneumologia (Fip), insieme ad Aipo- Its, Sip (Società italiana di Pneumologia) e in collaborazione con Legambiente, lo scorso novembre ha piantato 300 alberi, 150 nella provincia di Catania e altrettanti al Parco San Francesco di Bari. I pneumologi vogliono ricordare così il ruolo svolto dalla vegetazione nell’assorbimento degli inquinanti gassosi.
L’iniziativa ha ricevuto il plauso anche del sottosegretario di Stato alla Salute Claudio Gemmato, che ha sottolineato la necessità di un approccio "olistico" alla sanità: "Quindi sanità animale, sanità umana e benessere legato all’ambiente, che costituiscono un ‘unicum’ e corrono insieme- ha dichiarato- Ciò che si può fare è mirare a una politica di governo che non guardi con approccio ideologico alla sanità e all’ecologia ma che sappia costituirne un ‘unicum’ al centro del quale c’è il cittadino e la salute".
La sanità italiana post-covid
Dal 9 all’11 giugno si affronterà anche il tema della sanità italiana post covid: "Abbiamo assistito al fallimento della sanità territoriale, a seguito di una visione ospedalocentrica senza attrezzare il territorio- ha detto Gemmato- Con il Pnrr vogliamo colmare l’esistenza a macchia di leopardo di zone in cui vi è assistenza territoriale e altre in cui non c’è".
In questo, un ruolo può essere svolto dalla telemedicina: "È una grande sfida per il futuro- ha detto il presidente eletto di Aipo Claudio Micheletto, direttore Uoc Pneumologia dell’Aou di Verona- Secondo il nuovo decreto ministeriale, nelle Case della Salute saranno disponibili una serie di strumenti tra cui lo spirometro per cui i nostri centri specialistici potrebbero dare anche una refertazione da remoto. Telemedicina- ha aggiunto- non vuol dire soltanto rispondere a una telefonata e va costruita una rete e un rapporto con i colleghi di medicina generale".
Anche per Tiziana Nicoletti, responsabile del Coordinamento delle Associazioni Malati cronici e rari di Cittadinanzattiva, "la telemedicina deve essere a supporto perché in alcune fasi della mattia aiuta, ma non può sostituire il rapporto tra medico e paziente, basato sulla fiducia, la comunicazione e uno scambio continuo di informazioni".
È il dato che emerge da uno condotto dalla Unità operativa complessa di Pneumologia dell'Ospedale Luigi Sacco di Milano, in collaborazione con l'Ospedale Civico Codogno (Lodi)
L’Esperta: attenti a campanelli allarme. I monoclonali rallentano progressione
Osservatorio Influenza diventa Osservatorio Virus Respiratori
Riuniti a Ischia, gli esperti avvertono: l’autonomia differenziata potrebbe compromettere la possibilità di cure ottimali nelle regioni del Sud
Esame analizza 32 proteine ed è in grado di predire chi ha più probabilità di aver bisogno di cure o di morire per queste patologie
Lo rivela un ampio studio presentato al Congresso della European Respiratory Society (ERS) a Vienna da Anne Vejen Hansen dell'Ospedale Universitario di Copenaghen
I pazienti che hanno ricevuto un trattamento diretto dallo pneumologo hanno avuto un minore utilizzo successivo dell'assistenza sanitaria per malattie respiratorie rispetto a quelli che hanno ricevuto cure abituali
Lo ha accertato uno studio internazionale in collaborazione fra l'Università francese Paris-Saclay, e quelle di Padova, Napoli Federico II e altri atenei stranieri
La Circolare Inps 29 maggio 2019, n. 78, riepiloga i principi essenziali dell’istituto, specie in ordine alle modalità di calcolo dell’onere che si deve sostenere e su come provare l’esistenza del rapporto di lavoro
Di Silverio: "Dopo 15 anni di costanti disinvestimenti nella Sanità pubblica si danno ai medici 14 euro in più al mese". Schillaci: “Personale viene da decenni di turni massacranti e burnout”
I pazienti trattati hanno perso in media il 15,7% del peso corporeo rispetto al 2,2% di chi assumeva un placebo. Inoltre, migliora i sintomi di insufficienza cardiaca, questo include una riduzione delle limitazioni fisiche
Lo afferma uno studio italiano pubblicato sulla rivista scientifica The Journal of Allergy and Clinical Immunology e sul Journal of Allergy and Clinical Immunology
Commenti