"Una volta che la malattia è progredita iniziano ad apparire i disturbi visivi. Di solito è colpito prima un occhio, poi l’altro"
"La prevenzione contro il glaucoma si può fare soltanto mediante una vista oculistica. Superati i 40 anni, età in cui il rischio inizia ad aumentare, è necessaria una visita oculista per misurare la pressione dell’occhio. Visita ancor più fondamentale se si hanno familiari con questo tipo di problema. L’oculista potrà vedere la situazione della papilla ottica ed eventualmente indirizzare il paziente verso un centro super specialistico”. Così all’Adnkronos Salute Luca Rossetti, professore all’Università degli Studi di Milano e direttore della Clinica oculistica Ospedale San Paolo del capoluogo lombardo, a margine del 77° congresso della Società Oftalmologica Lombarda – SOLo per i tuoi occhi”.
“Il glaucoma è una malattia non sintomatica, per lo meno nelle fasi iniziali e moderate – spiega l’esperto –. Una volta che la malattia è progredita iniziano ad apparire i disturbi visivi. Di solito è colpito prima un occhio, poi l’altro. La malattia è sempre bilaterale ma asimmetrica quindi un paziente si rivolge al medico quando ha la sensazione di non vederci bene da un occhio. Purtroppo, altri sintomi sono tardivi e non ci aiutano per una diagnosi precoce”.
Un fattore importante è anche l’età per una patologia destinata ad avere un’incidenza sempre maggiore. “La malattia è molto più frequente nei soggetti anziani – conclude Rossetti –. Diciamo che si tratta di una sorta di accelerazione dei normali processi di invecchiamento. I soggetti tanto più sono avanti negli anni tanto più è elevata la possibilità che abbiano un glaucoma. Dato che ci saranno sempre più anziani, soprattutto nei Paesi occidentali, dobbiamo aspettarci un numero crescente di soggetti con questa malattia”.
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