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Danni per le infezioni da funghi, la speranza dai trapianti precoci di cornea

Oculistica Redazione DottNet | 01/07/2024 11:47

In Italia 2 mila casi l'anno ma il 50% non risponde alle cure

In Italia ogni anno si verificano oltre 2.000 casi di infezioni corneali da funghi e circa 800 da Acanthamoeba, un patogeno presente nell'acqua che si trova nelle lenti a contatto e responsabile di cheratite, e quasi 10 casi al giorno di infezione da funghi o da Acanthamoeba. Quest'allarme è stato lanciato dai massimi esperti in materia in occasione del 22esimo congresso della Società Internazionale Cornea, Cellule Staminali e Superficie Oculare (Sicsso), durante il quale è stato messo in risalto l'aumento di questo tipo di infezioni. Il congresso si è chiuso a Grosseto sabato 29 giugno. Come sottolinea la Sicsso, il 50% dei casi di questo tipo di infezioni non risponde alle terapie mediche e comporta la necessità di un trapianto che fallisce in oltre la metà degli interventi, soprattutto per la tardività dell'operazione.

Tuttavia, può infondere speranza il trapianto di cornea lamellare anteriore (o Dalk), nel quale "non viene impiantata la cornea a tutto spessore, ma si sostituiscono solamente gli strati corneali effettivamente compromessi, preservando quelli funzionalmente non danneggiati".

Questa tecnica vede l'Italia come un'eccellenza mondiale e i suoi risultati "garantiscono un successo nel 99% dei pazienti, se l'intervento viene eseguito precocemente nei casi in cui l'infezione di grado più severo è resistente ai farmaci", fa notare la Sicsso.  "L'Italia vanta i chirurghi più esperti al mondo in questa tecnica mininvasiva che vede gli Stati Uniti ancora in ritardo, con solo 1.000 interventi Dalk eseguiti all'anno, a fronte di 39.000 patologie dello stroma corneale in cui sarebbe invece indicata", afferma Edward Holland professore di Oftalmologia della Cincinnati University. "Il trapianto parziale di cornea, purché precoce, è oggi la vera soluzione alle infezioni gravi ovviamente non rispondenti alla terapia medica", dichiara Vincenzo Sarnicola, presidente della Sicsso e noto alle cronache internazionali per aver ricostruito lo scorso anno un occhio vedente da due occhi non vedenti. "In Italia si stima che si verifichino circa 3.000 casi all'anno di cheratiti per infezioni da funghi o da Acanthamoeba.

Purtroppo le terapie mediche non sempre riescono a eradicare le infezioni. I microorganismi hanno così il tempo di penetrare nella cornea e danneggiarla, al punto di richiedere un trapianto che, se a tutto spessore, fallisce in oltre la metà dei casi, mentre nel 25% i risultati sono anatomici ma non funzionali e nel 5% portano alla enucleazione dell'occhio", aggiunge. nvece si ottengono risultati migliori proprio con il trapianto di cornea lamellare anteriore (Dalk), durante il quale viene sostituito solo lo strato intermedio della cornea. Questo trapianto risulta molto meno invasivo e con grandi vantaggi per il paziente. Se eseguito precocemente riesce poi quasi sempre a eradicare l'infezione garantendo una sopravvivenza dei tessuti trapiantati del 99%, con pochi casi di rigetto e facilmente trattabili", sottolinea Sarnicola. 
  

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