Possono automaticamente concentrarsi su tutto ciò che si sta guardando
La presbiopia è una delle certezze che accompagnano la vita di molte persone con l'avanzare dell'età. Di questo disturbo legato alla vista e in particolare alla difficoltà di mettere bene a fuoco gli oggetti vicini soffrono un miliardo di persone. Per alcune sono sufficienti occhiali da lettura per superare la difficoltà, ma per molte l'unica correzione, a meno di un intervento chirurgico, è quella di indossare lenti progressive. Una novità arriva però dagli ingegneri dell'Università di Stanford, che stanno testando un paio di occhiali 'intelligenti' che possono automaticamente concentrarsi su tutto ciò che si sta guardando. Gli occhiali, al momento un prototipo e il cui funzionamento è descritto in un articolo pubblicato sulla rivista Science Advances, soprannominati autofocali, sono pensati per risolvere il problema principale legato alle lenti progressive attualmente utilizzate: cioè la necessità per chi le indossa di allineare la testa per mettere a fuoco correttamente.
C'è poca o nessuna messa a fuoco periferica. Il prototipo di Stanford, con lenti piene di liquido che si gonfiano e si assottigliano mentre il campo visivo cambia, include anche sensori che tracciano la vista, per dividere in sezioni triangolari il punto dove una persona sta guardando e determinare la distanza precisa dall'oggetto di interesse. Un software intelligente assicura quindi che gli oggetti visualizzati siano sempre a fuoco, come accade per un occhio sano. I nuovi occhiali 'smart' sono stati testati su 56 persone con presbiopia, che hanno riferito che era più facile leggere e svolgere altri compiti, rispetto all'utilizzo di normali lenti progressive tradizionali. Il prossimo passo sarà ridimensionare questa tecnologia. Gordon Wetzstein, ingegnere elettronico della Stanford University, pensa che potrebbero volerci alcuni anni per sviluppare occhiali autofocali leggeri, energeticamente efficienti ed eleganti.
fonte: Science Advances
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