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Morbillo, 1045 casi in Italia nel 2024 di cui 90% non vaccinati

Infettivologia Redazione DottNet | 16/01/2025 13:38

Iss, almeno una complicanza per 1 su 3, per metà il ricovero

Nel 2024, in Italia, sono stati notificati 1045 casi di morbillo (il 90% è tra i non vaccinati), di cui 53 solo a novembre, dato in aumento rispetto al mese precedente. È quanto emerge dal bollettino periodico Morbillo & Rosolia News di gennaio curato dalla sorveglianza epidemiologica nazionale del morbillo e della rosolia. Circa un terzo dei casi (34,6%) ha riportato almeno una complicanza dall'infezione e in quasi un caso su 2 (49,5%) è stato necessario il ricovero.   "L'aumento dei casi nel 2024 è significativo, e riflette quello registrato in tutta Europa e segnalato più volte dall'Ecdc - afferma Anna Teresa Palamara, che dirige il dipartimento di Malattie Infettive dell'Iss.

Il morbillo è potenzialmente pericoloso, soprattutto per i più piccoli, ma anche per gli adulti. Il vaccino, sicuro ed efficace, rimane lo strumento principale a disposizione per contrastare questa malattia". Nel 2024 diciotto Regioni/PPAA hanno segnalato casi, di cui otto (Lombardia, Lazio, Emilia-Romagna, Sicilia, Campania, Toscana, Abruzzo, Liguria) hanno segnalato complessivamente l'85,1% dei casi (889/1.045). L'incidenza più elevata è stata osservata nella P.A. di Bolzano (67 casi per milione abitanti) seguita dalla Sicilia (37,3/milione), dall'Abruzzo (37/milione), dal Lazio (35/milione), dall'Emilia-Romagna (31,6/milione) e dalla Liguria (29,2/milione).
A livello nazionale, l'incidenza nel periodo è stata pari a 17,7 casi per milione di abitanti.  L'età media dei casi segnalati è di 30 anni; oltre la metà dei casi (51,7%) ha un'età tra 15 e 39 anni e il 23,7% ha più di 40 anni. Tuttavia, l'incidenza più elevata è stata osservata nella fascia 0-4 anni (79 casi per milione). Sono stati segnalati 50 casi in bambini con meno di un anno di età (126,9 casi per milione). Lo stato vaccinale è noto per 975 casi dei 1.045 segnalati (93,3%), di cui 878 casi (90,1%) erano non vaccinati al momento del contagio, 57 casi (5,8%) erano vaccinati con una sola dose e 33 casi (3,4%) con due dosi. Per i rimanenti 7 casi (0,7%) non era noto il numero di dosi effettuate. Circa un terzo dei casi (n=362; 34,6%) ha riportato almeno una complicanza, come epatite/aumento delle transaminasi (n=156) e polmonite (n=114). Vi è stato un caso di encefalite in un giovane adulto, non vaccinato. Per il 49,5% dei casi (517/1.045) viene riportato un ricovero ospedaliero e per un ulteriore 18,8% (196 casi) una visita in Pronto Soccorso.

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