Canali Minisiti ECM

Autonomia differenziata. Anaao: La sentenza della Consulta conferma i nostri dubbi

Sindacato Redazione DottNet | 04/12/2024 15:39

Di Silverio: "Il Governo farebbe meglio a interrogarsi seriamente sull’effettiva utilità di proseguire su una strada impervia, che fa male al Nord come al Sud moltiplicando il caos amministrativo"

"La sentenza della Consulta sulle questioni di costituzionalità relative alla legge sull’autonomia differenziata conferma i dubbi e le critiche che Anaao Assomed ha da subito avanzato", afferma Pierino Di Silverio, Segretario Nazionale Anaao Assomed. "La Consulta infatti afferma chiaramente – prosegue Di Silverio - che ogni provvedimento attuativo della Costituzione debba essere ispirato ai principi di solidarietà, cooperazione, unità, oltre che a quella coesione sociale, caposaldo mediatico del partito di maggioranza. E giudica imprescindibile l’intervento del Parlamento nel definire le necessarie motivazioni di ogni trasferimento, sotto il controllo della Consulta stessa per evitare di parcellizzare o differenziare diritti inalienabili come quello della salute".

"Insomma, la legge 86/2024 è rimandata se non bocciata del tutto e affonda il tentativo delle Regioni che chiedono l’autonomia di gestire pezzi di Stato senza addurre alcuna motivazione, se non l’aneddotica, falsa, di una maggiore efficienza regionale.

Come il federalismo in sanità dimostra con il corredo di diseguaglianze che ha prodotto". "La sentenza inoltre ha ridotto il numero delle materie oggetto di autonomia, chiarito che si possono trasferire funzioni e non intere materie, ribadito che il punto cruciale sono i Leps, difficili da realizzare se rimane quella invarianza di risorse prevista dalla stessa legge. Specialmente nel sistema sanitario che ha visto fallire il primo vero esperimento di federalismo, ovvero la regionalizzazione delle cure. Potenziare il regionalismo in sanità significa rendere l’accesso alle cure, e i loro esiti, funzione del reddito e della residenza, per cui chi risiede in Regioni "forti" e avrà soldi si curerà, gli altri potranno solo aspettare in liste di attesa che ormai si misurano in anni. Sottraendo al diritto alla salute una dimensione nazionale con forti rischi per l’integrazione sociale e la stessa unità del Paese". 

"Invece di concentrarsi su come far passare l’idea che tutto sia rimasto invariato, e che la sentenza dia le istruzioni per l’uso dell’autonomia differenziata, – conclude Di Silverio – il Governo farebbe meglio a interrogarsi seriamente sull’effettiva utilità di proseguire su una strada impervia, che fa male al Nord come al Sud moltiplicando il caos amministrativo. E dovrebbe anche abbandonare visioni secessioniste, e anticostituzionali, per intraprendere percorsi di condivisione di obiettivi ed esigenze, in una società che ha bisogno, oggi più di ieri, di maggiore coesione sociale e territoriale e certezza della esigibilità dei diritti".

Commenti

Rispondi
Rispondi
Rispondi

I Correlati

Di Silverio: “Finalmente gli specializzandi di area sanitaria che frequentano le scuole di specializzazione con il medesimo ordinamento didattico di quelle mediche ed equivalenti oneri, si vedono riconosciuto un trattamento economico”

Quici (Cimo-Fesmed): “Ora, grazie alla risposta fornita dall’Agenzia delle Entrate, le Aziende sanitarie non hanno più motivo di non applicare la tassazione agevolata in modo corretto"

Pierino Di Silverio boccia l’emendamento al ddl Liste d’attesa presentato dalla maggioranza per il mantenimento in servizio fino a 72 anni con l’aggravante di conservare anche gli incarichi dirigenziali apicali

Calandra: "Se questa misura venisse approvata costituirebbe un’ennesima ingiustizia nei confronti di coloro che, con dedizione e sacrificio, operano all’interno del Servizio sanitario nazionale"

Ti potrebbero interessare

Cgil, Cisl e Uil: "Sono 200mila, è un comparto strategico"

"I medici, i dirigenti sanitari, gli infermieri le professioni sanitarie ex legge 43/2006, vogliono risposte, vogliono tornare ad essere il fulcro delle cure, vogliono continuare a curare, ma in sicurezza”

Testa: “Serve uno straordinario investimento nel territorio prima che della medicina di famiglia rimangano solo le ceneri.”

Leonida Iannantuoni Presidente di ASSIMEFAC; al paziente va dedicato più tempo

Ultime News

Per quanti andranno in pensione nel 2025 c’è una buona notizia: la rivalutazione del montante contributivo sarà del 3,66%, in deciso aumento rispetto al 2,30% dello scorso anno

Fondi contro obesità, per disturbi alimentari e per precari Cnr

Pierino Di Silverio (CRT): Compiuti enormi passi in avanti, ma è forte la resistenza alla donazione. Monaldi eccellenza per i trapianti di Cuore. Anna Iervolino: Un nuovo reparto sarà dedicato ai pazienti in attesa d’intervento

L'omissione della stadiazione ascellare chirurgica non si è rivelata inferiore alla biopsia del linfonodo sentinella dopo un follow-up mediano di 6 anni