Quici (Cimo-Fesmed): “Ora, grazie alla risposta fornita dall’Agenzia delle Entrate, le Aziende sanitarie non hanno più motivo di non applicare la tassazione agevolata in modo corretto"
L’Agenzia delle Entrate dà ragione alla Federazione Cimo-Fesmed, specificando che la tassazione agevolata al 15% delle prestazioni aggiuntive va applicata anche alle guardie notturne. In un parere reso lo scorso 11 dicembre, infatti, si legge: “L’imposta sostitutiva prevista dall’articolo 7 del decreto legge n. 73 del 2024 trova applicazione sui compensi erogati per tutte le prestazioni aggiuntive (…) ricompresi anche i servizi di guardia notturna. Pertanto (…) qualora tra le prestazioni aggiuntive (…) rientrino i servizi di guardia notturna, l’imposta sostitutiva deve essere applicata anche ai compensi erogati a personale sanitario per lo svolgimento di tali prestazioni”. “Finalmente è stato deciso di applicare la norma, e non di interpretarla arrampicandosi sugli specchi con l’unico obiettivo di vessare ulteriormente i medici, come ha tentato di fare il Ministero dell’Economia fornendo un parere alla Conferenza delle Regioni – commenta Guido Quici, Presidente della Federazione Cimo-Fesmed (a cui aderiscono Anpo, Ascoti, Cimo, Cimop Fesmed) .
Sono ormai abbastanza numerosi, anche fra i medici e gli odontoiatri, i casi in cui, al momento della morte del professionista, il diritto alla pensione a superstiti venga attribuito ad un suo nipote, anche in presenza di genitori viventi.
A partire dal 2027 la Ragioneria reputa possibile un aumento di tre mesi dei requisiti necessari per il pensionamento, sia di vecchiaia sia anticipato
"I limiti di tempo massimi, entro i quali deve essere garantita una prestazione ambulatoriale, prescritta con ricetta rossa e dematerializzata, variano a seconda del grado di priorità"
"Le professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione soffrono di una scarsa attrattività, dovuta a prospettive professionali limitate e a opportunità lavorative non adeguate"
La finalità del divieto è di garantire la massima efficienza e funzionalità operativa all'Ssn, evitando gli effetti negativi di un contemporaneo esercizio, da parte del medico dipendente, di attività professionale presso strutture accreditate
Le richieste puntano sull'adeguamento economico e sulla riorganizzazione del lavoro
Con la graduatoria parte la caccia ai 22mila posti
Nursing Up: "Mai così tante. In nessun ospedale agenti dopo le 24"
Commenti