Aiutano a 'ripulire' accumuli tossici nel cervello
Gli adulti vaccinati regolarmente contro una serie di malattie hanno rischi decisamente minori di sviluppare il morbo di Alzheimer: l'ipotesi, gia' avanzata in precedenza, e' confermata da un nuovo vasto studio epidemiologico della 'McGovern Medical School' di Houston. Le probabilita' di manifestare la malattia, in continuo aumento con l' invecchiamento della popolazione, scenderebbero addirittura del 30-40% a seconda dei vaccini.Consulente dell' indagine pubblicata sul Journal of alzheimer disease, è stato Paul E. Schulz, professore di neurology alla McGovern medical school, che ha osservato rischi inferiori del 40% di una diagnosi del morbo tra le persone che si erano vaccinate contro l' influenza. L' analisi retrospettiva ha considerato i dati relativi a individui tra i 65 e gli 85 anni senza segni di demenza, che sono stati seguiti per 8 anni.
I sanitari non avrebbero provveduto all'effettuazione di tutti gli accertamenti diagnostici previsti dal protocollo terapeutico elaborato da Regione Liguria per il trattamento della sindrome da Vitt
Al via la campagna di sensibilizzazione AMD “Col diabete vacciniamoci”
L’Epilessia tumore-relata costituisce il 6-10% di tutti i casi di Epilessia e il 12% delle Epilessie acquisite
In Australia è stata particolarmente severa, con oltre 15 milioni di persone che hanno contratto il virus
Scoperti nuovi fattori di rischio: il colesterolo "cattivo" nella mezza età e la perdita della vista non trattata in età avanzata
Perdita di autonomia, stigma sociale e peso economico i principali timori
Il lavoro, che accoglie le prime evidenze dello studio Nemesis è stato pubblicato su Nature Communications e illustra la generazione e i meccanismi neuronali delle alterazioni, suggerendo nuove vie di riabilitazione
All’A.O.U. Luigi Vanvitelli una nuova tecnologia cambierà la vita di migliaia di pazienti
Sono 7 le istanze condivise dal Working Group permanente, composto da 13 membri, il cui lavoro è durato 11 mesi
Obiettivo del Festival è di divulgare in maniera corretta il sapere della scienza medica, portando in città alcuni dei più celebri studiosi, con lo scopo di approfondire e analizzare i rapporti tra la medicina, i suoi progressi e le sue sfide
Il Presidente SIR Sebastiani: “I pazienti reumatologici soffrono spesso di ritardi diagnostici. Anche per questo è importante studiare la storia delle patologie: per comprenderne i meccanismi e garantire così individuazione precoce e terapie innovati
"Siamo grati per l'opportunità di celebrare i nostri 40 anni di impegno e dedizione al servizio della salute pubblica, e guardiamo con fiducia al futuro"
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