Il Presidente SIR Sebastiani: “I pazienti reumatologici soffrono spesso di ritardi diagnostici. Anche per questo è importante studiare la storia delle patologie: per comprenderne i meccanismi e garantire così individuazione precoce e terapie innovati
Il Presidente SIR Sebastiani: “I pazienti reumatologici soffrono spesso di ritardi diagnostici. Anche per questo è importante studiare la storia delle patologie: per comprenderne i meccanismi e garantire così individuazione precoce e terapie innovative”
La conoscenza che abbiamo delle malattie reumatologiche è frutto degli ultimi duecento anni di ricerca: se oggi, infatti, possiamo individuare più di 200 diverse patologie che colpiscono oltre 5 milioni e mezzo di italiani, agli inizi dell’800 erano perlopiù sconosciute. A contribuire agli studi per la loro individuazione e allo sviluppo di terapie è stata la pubblicità, nata in quegli anni e diventata subito il mezzo di diffusione prediletto per le aziende farmaceutiche. Per ricordarne e celebrarne il lavoro, dall’8 al 17 novembre, a Torino presso il Palazzo del Rettorato di via Po 17, prenderà il via la mostra Storia della pubblicità farmaceutica per la terapia del dolore e delle malattie reumatologiche. L’esposizione sarà inaugurata l’8 novembre, dalle 14 alle 16, nella Sala Principe D’Acaja del Palazzo del Rettorato, alla presenza delle autorità locali.
"I pazienti reumatologici soffrono spesso di ritardi diagnostici – spiega Gian Domenico Sebastiani (nella foto), Presidente SIR e Direttore della UOC Reumatologia dell’Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini di Roma –.
"Le malattie reumatologiche causano numerose disabilità, addirittura il 57% dei pazienti dichiara di avere bisogno di aiuto nello svolgimento delle attività quotidiane – sottolinea Roberto Gerli, Past President SIR –. Le probabilità di svilupparne aumentano se la patologia non viene diagnosticata rapidamente e le terapie non vengono intraprese subito. Questo dimostra l’importanza dell’informazione e della comunicazione, perché maggiore è la conoscenza di sintomi e disturbi, maggiori saranno le diagnosi precoci. La pubblicità in questo contesto ha avuto un ruolo davvero importante."
"Inaugureremo con grande entusiasmo la prima Mostra sulla Storia della Pubblicità a Torino – commenta il professor Leonardo Punzi, Direttore dell’ISR, Istituto di Storia della Reumatologia –, per dimostrare come le tecniche di comunicazione, per essere efficaci, anche in campo medico devono saper interpretare i bisogni della popolazione e usare espressioni artistiche di qualità. Le pubblicità che verranno mostrate al pubblico, testimonianze del periodo storico che va dal 1850 alla prima metà del ‘900, erano realizzate per prodotti a libero acquisto in farmacia, senza ricetta medica. Il valore storico sta nel mostrare ‘come eravamo’ e l’importanza dei farmaci per il dolore anche in un’epoca in cui non si conoscevano ancora bene le sue cause."
"Alcune malattie reumatologiche, come la gotta, sono famose per aver interessato in passato personaggi di prestigio, come Galileo, Michelangelo, Garibaldi e Cristoforo Colombo – conclude il dott. Enrico Fusaro, co-organizzatore della Mostra –. La maggior parte, però, si sono sviluppate dal 1800 in poi. Se oggi possiamo controllare i sintomi di oltre 200 patologie con farmaci come il cortisone, entrato nella pratica clinica solo dal 1950, e medicinali innovativi come i biologici, è proprio grazie agli investimenti nella ricerca e alla diffusione di informazioni riguardo le patologie, anche attraverso la pubblicità. Oggi è un messaggio importante che vogliamo trasmettere ai cittadini."
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