L'obiettivo è di "spezzare il monopolio dell’industria farmaceutica sull’informazione dei medicinali per veicolare verso gli operatori sanitari le informazioni scientifiche e portare i cittadini verso un uso appropriato dei farmaci"
La notizia è passata un po' in sordina, eppure nasconde risvolti di grande rilevanza. Ecco il fatto: lo scorso 9 ottobre 2024 con il comunicato stampa n. 18/2024 l’AIFA ha dato l’avvio al progetto "COSIsiFA" che di fatto annuncia il network AIFA-Regioni-Istituzioni sanitarie per l’informazione indipendente sui farmaci. L’incipit del comunicato proclama: "spezzare il monopolio dell’industria farmaceutica sull’informazione dei medicinali con un duplice obiettivo: veicolare verso gli operatori sanitari quelle informazioni scientifiche indispensabili al loro migliore utilizzo e portare i cittadini verso un uso più appropriato dei medicinali".
L’iniziativa nasce con l’obiettivo di veicolare agli operatori sanitari quelle informazioni scientifiche indispensabili al loro migliore utilizzo dei medicinali e portare altresì i cittadini verso un uso più appropriato e consapevole dei farmaci, elemento quest’ultimo indispensabile a contrastare l’uso diffuso di prodotti medicinali e salutistici anche in situazioni che non lo richiederebbero.
L'iniziativa COSIsiFA dell'AIFA, (Clicca qui per la seconda parte della videointervista a Pierluigi Russo) con il suo nobile intento di creare un network per 'informazione indipendente sui farmaci, si presenta come una sfida ambiziosa al monopolio dell'informazione detenuto dall'industria farmaceutica. Tuttavia, sorgono legittimi dubbi sulla reale capacità dell'AIFA di attuare questo progetto in modo efficace e duraturo, considerati i possibili limiti in termini di risorse e capacità comunicativa.
L'industria farmaceutica può guardare a COSIsiFA intravedendovi un tentativo di incidere su un sistema consolidato in cui l'informazione sui farmaci è stata storicamente influenzata da strategie di marketing e da interessi informativi sui farmaci? Le aziende farmaceutiche, con i loro ingenti investimenti in ricerca e sviluppo, hanno sempre dato importanza ad una comunicazione efficace per garantire il ritorno degli investimenti e la sostenibilità del settore. La preoccupazione è che COSIsiFA, con la sua enfasi sull'informazione indipendente, possa potenzialmente minare la fiducia dei medici nei confronti delle aziende farmaceutiche e dei loro prodotti, con ripercussioni negative sull'adozione di nuove terapie e sull'innovazione nel settore. Ricordiamo che l’inerzia prescrittiva (nel comportamento prescrittivo della maggior parte dei medici) ha un costo economico e sociale in termini di mancata adozione delle opportunità aperte dalle innovazioni portate dalla ricerca clinica.
Dall'altro lato, si riconosce la necessità di un'informazione più trasparente e obiettiva sui farmaci, che metta al centro la salute dei pazienti e non gli interessi commerciali. La diffusione di informazioni incomplete o distorte, come evidenziato dal Presidente di AIFA Robert Nisticò, ha contribuito a fenomeni preoccupanti come la polifarmacoterapia negli anziani, con i suoi rischi di interazioni tra farmaci e di inappropriatezza prescrittiva. La diffusione di internet mette nelle mani dei pazienti e cittadini informazioni non sempre validate in termini scientifici con elevati rischi per la salute.
L'iniziativa COSIsiFA, con la sua attenzione all'appropriatezza prescrittiva e alla formazione degli operatori sanitari, può rappresentare un passo importante verso un uso più consapevole e responsabile dei farmaci. Tuttavia, la questione delle risorse rimane centrale. L'AIFA dispone delle capacità e delle risorse sufficienti per sostenere un progetto così ambizioso nel lungo periodo? La creazione e la gestione di un network di informazione indipendente richiedono investimenti significativi in termini di personale, infrastrutture e tecnologie. Sarà cruciale garantire la sostenibilità organizzativa di COSIsiFA nel tempo.
Inoltre, la complessità del settore farmaceutico richiede competenze specifiche e una profonda conoscenza del processo di sviluppo, approvazione e monitoraggio dei farmaci. L'AIFA ha certamente tutte le competenze necessarie per valutare e sintetizzare le evidenze scientifiche in modo rigoroso e imparziale, garantendo la qualità e l'affidabilità delle informazioni fornite attraverso COSIsiFA.
Un'ulteriore sfida riguarda la diffusione capillare dell'informazione indipendente sul territorio nazionale. L'AIFA dovrà collaborare efficacemente con le Regioni, le istituzioni sanitarie e gli stakeholder, come previsto dal progetto, per garantire che COSIsiFA raggiunga tutti gli operatori sanitari e i cittadini, superando le barriere geografiche e organizzative.
In conclusione, COSIsiFA rappresenta un'iniziativa lodevole e potenzialmente rivoluzionaria. Tuttavia, il suo successo dipenderà dalla capacità dell'AIFA di superare le sfide legate alle risorse, alle competenze e alla diffusione capillare dell'informazione. Solo garantendo la sostenibilità, l’update continuo e la qualità del progetto, COSIsiFA potrà realizzare il suo ambizioso obiettivo di fornire un'informazione sui farmaci veramente indipendente, qualificata, costantemente aggiornata al servizio della salute dei cittadini.
Salvatore Ruggiero,
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