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Usa, l'ondata estiva di Covid iniziata prima dello scorso anno

Infettivologia Redazione DottNet | 25/06/2024 13:45

Aumentano i casi delle nuove varianti KP.3 e LB.1

La prevista ondata estiva di covid negli Stati Uniti è iniziata prima dell' anno scorso. I dati a livello federale indicano che i casi stanno aumentando in particolare negli stati all' Ovest dell' Unione, dove i contagi sono considerati "elevati". Nel 2023 la crescita dei contagi inizio' a fine luglio. Inoltre - spiegano i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie - per la prima volta da mesi, non c'e' alcuno stato o territorio negli Stati Uniti in cui nell' ultima settimana le infezioni da covid siano diminuite. Due sono ora le varianti del Sars-Cov2 che stanno preoccupando i CDC: le KP.3 and LB.1, entrambe registrano un forte trend di contagi in salita. Le infezioni accertate dovute alla mutazione KP.3 rappresentano oggi un terzo dei casi contro il 25% di solo due settimane fa. La variante LB.1 e' responsabile del 17.5% delle nuove diagnosi. Secondo gli scienziati, la LB.1 avrebbe una capacita' di contagio piu' alta ed appare destinata a prendere il sopravvento anche sulla KP.3.

Secondo l'ultimo monitoraggio COVID-19 del Ministero della Salute la variante JN.1, con tutti i suoi sotto-lignaggi, si conferma predominante. La nuova variante KP3, al momento, non sta destando particolare preoccupazione nel nostro Paese, anche se bisognerà attendere il monitoraggio che sarà diffuso alla fine di giugno e non è detto che la situazione resterà così vista la rapida diffusione delle altre varianti nel corso degli ultimi anni.

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Identificata per la prima volta lo scorso ottobre negli Stati Uniti, la variante KP3 è al momento la più diffusa negli USA, con un'incidenza del 25% sulla totalità dei casi registrati in tutto il territorio statunitense, percentuale destinata ad aumentare vista la velocità con cui sta circolando. Stando a quanto scoperto dai ricercatori, nonostante una diffusione rapida e sintomi simili in tutto e per tutto a quelli causati da altre varianti, la KP3 ricorderebbe la variante Delta del COVID-19, ma non sarebbe altrettanto aggressiva. L'attenzione degli esperti si sta concentrando anche su una sua variante, KP.3.1.1, che si starebbe diffondendo altrettanto velocemente. La comunità scientifica non ha ancora dato certezze sull'efficacia degli attuali vaccini nei confronti della nuova variante. Negli Stati Uniti se ne sta parlando da qualche settimana a proposito della nuova ondata di vaccini che saranno resi disponibili alla popolazione in vista dell'autunno, ma al momento una decisione non è stata presa.

  

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