Canali Minisiti ECM

Melatonina contro l'insonnia, uno studio rivela quando prenderla

Farmaci Redazione DottNet | 19/06/2024 17:37

Quattro milligrammi al giorno tre ore prima di coricarsi: con questi tempi e con questa dose la melatonina è davvero efficace contro l'insonnia

Quattro milligrammi al giorno tre ore prima di coricarsi: con questi tempi e con questa dose la melatonina è davvero efficace contro l'insonnia. Lo afferma un nuovo studio condotto all'Università di Pisa e pubblicato sul Journal of Pineal Research. "Per la prima volta - spiega Ugo Faraguna, coordinatore del lavoro dell'Ateneo pisano - la nostra ricerca dà indicazioni precise su come usare efficacemente la melatonina per favorire il sonno". Finora, aggiunge, "gli studi condotti hanno dato risultati incoerenti: la nostra ipotesi è che dipendesse dallo schema di somministrazione, da una combinazione non fisiologica di orario e dosaggio". L'analisi è stata condotta su 26 studi randomizzati pubblicati tra il 1987 e il 2020, per un totale di 1689 osservazioni su pazienti con insonnia e volontari sani, che hanno valutato l'effetto della somministrazione di melatonina sul sonno.

pubblicità

"Rispetto alle indicazioni più utilizzate nella pratica clinica, ovvero 2 mg 30 minuti prima di coricarsi - spiega Faraguna - i nostri risultati suggeriscono che per ottimizzare l'effetto della melatonina sia importante anticipare i tempi di somministrazione a 3 ore prima di coricarsi e aumentare la dose a 4 mg al giorno. Oltre ad esser anticipato, l'orario di somministrazione dovrebbe dunque essere personalizzato sulla base del ritmo sonno/veglia di ogni paziente, in modo da riprodurre la naturale produzione di melatonina nell'essere umano. Infatti, quando la melatonina viene somministrata secondo lo schema di trattamento da noi proposto, ottiene la sua massima efficacia esattamente quando la melatonina normalmente prodotta dal corpo umano viene rilasciata nel sangue".

Commenti

Rispondi

I Correlati

Efpia, su 90 molecole 28 arrivano da Usa, 25 da Cina, 17 da Ue

Positivi primi test nell'ambito del progetto Mnesys

Eli Lilly, esito positivo di due studi clinici

La Profilassi Pre-Esposizione (PrEP) permette di evitare l’infezione, ma la forma orale attualmente disponibile presenta criticità diverse: i pochi centri di riferimento, la limitata erogazione sul territorio, i rischi legati all’aderenza e allo stig

Ti potrebbero interessare

Efpia, su 90 molecole 28 arrivano da Usa, 25 da Cina, 17 da Ue

Eli Lilly, esito positivo di due studi clinici

In Brasile, Gb,Usa. Per diabete e obesità ma usato per dimagrire

Studio italiano sulla molecola che cura le leucemie

Ultime News

Aumentano i casi delle nuove varianti KP.3 e LB.1

Efpia, su 90 molecole 28 arrivano da Usa, 25 da Cina, 17 da Ue

I progetti di ricerca hanno lo scopo di validare l’impiego di esosomi della mela nel trattamento delle malattie infiammatorie e cardiovascolari, per il benessere del sistema immunitario e contro gli effetti della malnutrizione

La valutazione dei sistemi sanitari è in discesa per il quarto anno consecutivo. La fiducia nell'assistenza sanitaria convenzionale migliora mentre peggiora l'autovalutazione della salute mentale degli Europei