Insorge tra infanzia e pubertà. Un video spiega come riconoscerlo
Un messaggio rivolto alle mamme per sensibilizzarle su una patologia rara dell'occhio, il cheratocono, che insorge tipicamente tra la fine dell’infanzia e la prima pubertà. Ad inviarlo sono gli oculisti di AIMO (Associazione Italiana Medici Oculisti) in occasione del 'Rare Disease Day', la Giornata mondiale delle Malattie Rare che si celebra ogni anno il 28 febbraio. "In questa giornata 'rara' e speciale invitiamo le mamme a dedicare un momento alla salute degli occhi dei loro figli- fanno sapere da AIMO- in particolare vogliamo ricordare a tutte l'importanza di una visita oculistica periodica per bambini e adolescenti per diagnosticare precocemente patologie come il cheratocono, una malattia rara (con una incidenza stimata intorno ad almeno un caso per 2mila abitanti) che può causare una deformazione della cornea e peggiorare la vista dei bambini".
Conoscere i sintomi, secondo gli oculisti è quindi "fondamentale" per agire "tempestivamente". Per questo gli oculisti invitano tutte le mamme a guardare il video divulgativo ‘Impara a riconoscere il cheratocono’, realizzato con il contributo di AIMO (Associazione Italiana Medici Oculisti), AICHE (Associazione Italiana Cheratoconici), SITRAC (Società Italiana Trapianto di cornea e superficie oculare), SIBO (Società Italiana Banche degli Occhi) e SOPTI (Società Optometrica Italiana, in rappresentanza degli applicatori di lenti a contatto).
IL CHERATOCONO - Il cheratocono è una malattia degenerativa caratterizzata da un progressivo assottigliamento della cornea e da uno sfiancamento conico del profilo corneale, che inducono l’insorgenza di un forte astigmatismo irregolare. Il cheratocono ha un’incidenza stimata in un caso ogni 2mila nati all’anno ma, secondo studi clinici recenti, l’incidenza potrebbe essere anche maggiore, oscillando intorno a un caso ogni 600 (o addirittura 320) nati per anno. È inserita nel Registro delle Malattie Rare. Colpisce più frequentemente il sesso maschile, i bambini, gli adolescenti e i giovani, con possibilità di progressione in genere fino ai 35-40 anni. Quanto ai sintomi, inizialmente sono simili a quelli di una semplice miopia: il soggetto vede sfocato da lontano, successivamente la qualità della visione inizia a peggiorare e compare una sbavatura intorno alle immagini, soprattutto di notte, con la percezione di aloni e distorsioni attorno alle sorgenti luminose. Talvolta si ha la percezione di immagini doppie e può essere presente anche una intolleranza alla luce. Una diagnosi precoce permette un trattamento precoce con terapie conservative che permettono quasi sempre di evitare interventi più invasivi.
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