Canali Minisiti ECM

Smi: Il fondo per i medici deceduti deve essere erogato

Sindacato Redazione DottNet | 23/09/2022 16:54

Onotri: "Giudichiamo questo ritardo, legato alla non emanazione dei decreti attuativi, un episodio molto grave e di mala politica"

"Raccogliamo l’appello dell’associazione delle  famiglie di medici di medicina generale e pediatri di libera scelta morti dopo aver contratto Covid-19 in merito ai ritardi per il riconoscimento dell’indennizzo economico, previsto nel Decreto Aiuti bis. Bisognerà aspettare l’avvio della prossima legislatura parlamentare per ottenere quanto previsto dal provvedimento", così Pina Onotri, Segretario Generale del Sindacato Medici Italiani.

"Nonostante siano stati soli destinati 15 milioni di euro, del tutto insufficienti per  risarcimento alle famiglie dei circa 400 sanitari e medici scomparsi nel corso della pandemia, giudichiamo questo ritardo, legato alla non  emanazione dei decreti attuativi, un episodio molto grave e di mala politica", prosegue.

"Ci auguriamo che il nuovo Parlamento, che s’insedierà dopo il 25 settembre, decida subito misure strutturali in tema di sicurezza del lavoro per tutti medici. È quanto urgente  che sia assicurata  la copertura Inail per gli infortuni sul lavoro, in particolare  per i  medici convenzionati e pediatri di libera scelta,  così come avviene per tanti lavoratori del nostro paese". "Non si possono celebrare i medici come eroi e poi lasciare soli i familiari di questi professionisti che hanno sacrificato la loro vita nel contrasto alla pandemia", conclude Onotri.


 

Commenti

I Correlati

Testa: "La situazione di grande confusione in cui versa la medicina generale non aiuta né ad arruolare nuovi medici né a trattenere quelli che già operano con fatica sul territorio"

"Investire da subito sulle risorse umane, sui medici di medicina dell’area convenzionata equiparando i loro stipendi a quelli europei, innalzando le tutele e garantendo maggiori diritti"

Di Silverio: "E' un'illusione aumentare i posti nelle Facoltà di Medicina e Chirurgia, moltiplicando a dismisura il loro numero o quello dei Corsi di Laurea senza prima risolvere le criticità del sistema"

"Il vero problema, ed eventualmente la soluzione, non sta in effetti nello stato giuridico del professionista, ma cosa gli farebbe scegliere questa professione e lo farebbe lavorare serenamente"

Ti potrebbero interessare

Cgil, Cisl e Uil: "Sono 200mila, è un comparto strategico"

"I medici, i dirigenti sanitari, gli infermieri le professioni sanitarie ex legge 43/2006, vogliono risposte, vogliono tornare ad essere il fulcro delle cure, vogliono continuare a curare, ma in sicurezza”

Testa: “Serve uno straordinario investimento nel territorio prima che della medicina di famiglia rimangano solo le ceneri.”

Leonida Iannantuoni Presidente di ASSIMEFAC; al paziente va dedicato più tempo

Ultime News

Più letti