"Investire da subito sulle risorse umane, sui medici di medicina dell’area convenzionata equiparando i loro stipendi a quelli europei, innalzando le tutele e garantendo maggiori diritti"
"Le ragioni della carenza di medici nel nostro Paese sono molteplici: lavoro non valorizzato (i medici accedono alla professione di generalista tramite un corso di formazione e non una scuola di specializzazione universitaria); carico burocratico eccessivo, mancanza di tutele (soprattutto per una professione che vira al femminile) ferie, maternità, malattia, infortunio sul lavoro", commenta Pina Onotri, Segretario Generale SMI commenta lo studio della Fondazione Gimbe sul rischio di estinzione dei medici di medicina generale.
"A fronte della mancanza, in tutto il Paese, di oltre 5.500 medici di medicina generale e sempre più cittadini che faticano a trovare un medico di famiglia, soprattutto nelle grandi Regioni, occorrerebbero misure innovative nel campo delle politiche di sostegno alla sanità.
"Sosteniamo, per queste ragioni, la riapertura dell'area di medicina dei servizi territoriali e le modifiche della 502/92, per la piena integrazione dei medici della medicina dei servizi nelle organizzazioni aziendali, consentendo il raggiungimento delle 38 ore per i titolari e la possibilità di attribuire incarichi a tempo indeterminato, che solo la riapertura dell' area potrà consentire. Le ipotesi di proposte attualmente in campo, invece, che chiedono ai medici di famiglia di fare attività a quota capitaria nei loro studi e attività oraria nelle Case di Comunità ci appaiono inconciliabili al momento, tenuto conto dei carichi di lavoro di cui i medici di famiglia sono soggetti", continua Onotri.
"Considerando, infine, il radicale cambiamento nella professione medica che negli anni scorsi era fondamentalmente maschile mentre oggi è prevalentemente femminile e quindi con esigenze diverse per i tempi di conciliazione tra vita e lavoro da un lato e dall’altro, con la necessità di garantire le tutele in tema di malattia, maternità e lavori di cura per le donne medico. La Parte Pubblica dovrebbe puntare a destinare per i medici di medicina generale finanziamenti per una remunerazione in linea con quelle dei principali paesi europei per il rilancio effettivo della professione di medico di famiglia , unitamente alla scelta, di correttivi contrattuali come l'introduzione del part time, la remunerazione del lavoro straordinario e modalità di lavoro agile in telemedicina", conclude Onotri. .
"Grande attenzione per i pazienti anziani, in aumento in Italia, che hanno proprio nella Medicina Generale il loro primo punto di riferimento” sottolinea Maurizio Cancian, Consigliere SIMG
Cartabellotta: "L’allarme sulla carenza dei MMG riguarda ormai tutte le Regioni e affonda le radici in una programmazione inadeguata, che non ha garantito il ricambio generazionale"
Di Silverio: "E' un'illusione aumentare i posti nelle Facoltà di Medicina e Chirurgia, moltiplicando a dismisura il loro numero o quello dei Corsi di Laurea senza prima risolvere le criticità del sistema"
"Auspichiamo che il Tavolo possa veder la partecipazione ai lavori di rappresentati di Società Scientifiche del settore per contribuire, con le proprie esperienze, alla redazione di una normativa di legge"
Cgil, Cisl e Uil: "Sono 200mila, è un comparto strategico"
"I medici, i dirigenti sanitari, gli infermieri le professioni sanitarie ex legge 43/2006, vogliono risposte, vogliono tornare ad essere il fulcro delle cure, vogliono continuare a curare, ma in sicurezza”
Testa: “Serve uno straordinario investimento nel territorio prima che della medicina di famiglia rimangano solo le ceneri.”
Leonida Iannantuoni Presidente di ASSIMEFAC; al paziente va dedicato più tempo
Commenti