Il mondo politico e sindacale, deve ascoltare con attenzione le donne, maggioranza nei numeri ma non nei ruoli decisionali
"Nelle corsie e nei reparti ospedalieri oggi la maggioranza della forza lavoro è donna. Ma l’organizzazione del lavoro in sanita rimane ancora lontana dalle necessità del suo capitale umano, come ribadisce la survey realizzata dalle dirigenti mediche e sanitarie iscritte ad Anaao che la boccia senza appello, insieme con la linea dell’attuale management. Che, in condizioni di diffusa sofferenza sul lavoro, per carenza di personale e aumento dei ritmi e dei turni, parla di efficienza e ottimizzazione senza essere in grado di trovare soluzioni diverse da quella di ridurre i medici a fattore produttivo, il cui costo è da tagliare prima e più degli altri.
La IV Conferenza nazionale delle donne Anaao chiede di portare la Sanità al centro della politica, realizzando quell’inversione di rotta promessa all’inizio della pandemia e mai realizzata compiutamente. Dopo due anni vissuti pericolosamente, oggi intende presentare le tappe e i risultati del lavoro dell’Area Formazione Femminile, un laboratorio del più rappresentativo Sindacato della dirigenza del SSN.
Prima che fughe e disaffezione dei medici, giovani e meno giovani, mettano a rischio la sopravvivenza del SSN, il mondo politico e sindacale, deve ascoltare con attenzione le donne, maggioranza nei numeri ma non nei ruoli decisionali. Per ritrovare una visione del lavoro in cui soffrire e morire non sia un destino inevitabile. È il tempo delle donne e l’Anaao intende fare tesoro del lavoro compiuto fin qui per valorizzare il loro lavoro e il loro ruolo, le loro idee e le loro esigenze. Per una nuova organizzazione del lavoro, a beneficio di chi cura e di chi è curato, nella tradizione storica di questo sindacato".
Testa: "La situazione di grande confusione in cui versa la medicina generale non aiuta né ad arruolare nuovi medici né a trattenere quelli che già operano con fatica sul territorio"
"Investire da subito sulle risorse umane, sui medici di medicina dell’area convenzionata equiparando i loro stipendi a quelli europei, innalzando le tutele e garantendo maggiori diritti"
Di Silverio: "E' un'illusione aumentare i posti nelle Facoltà di Medicina e Chirurgia, moltiplicando a dismisura il loro numero o quello dei Corsi di Laurea senza prima risolvere le criticità del sistema"
"Il vero problema, ed eventualmente la soluzione, non sta in effetti nello stato giuridico del professionista, ma cosa gli farebbe scegliere questa professione e lo farebbe lavorare serenamente"
Cgil, Cisl e Uil: "Sono 200mila, è un comparto strategico"
"I medici, i dirigenti sanitari, gli infermieri le professioni sanitarie ex legge 43/2006, vogliono risposte, vogliono tornare ad essere il fulcro delle cure, vogliono continuare a curare, ma in sicurezza”
Testa: “Serve uno straordinario investimento nel territorio prima che della medicina di famiglia rimangano solo le ceneri.”
Leonida Iannantuoni Presidente di ASSIMEFAC; al paziente va dedicato più tempo
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