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Oms, il livello di rischio per Omicron rimane molto elevato

Infettivologia Redazione DottNet | 26/01/2022 21:15

Le nuove infezioni hanno superato la settimana scorsa quota 21 milioni, il livello settimanale più alto dall'inizio della pandemia

Il livello di rischio legato alla variante Omicron del coronavirus "rimane molto elevato", anche se nel mondo rallenta la crescita dei nuovi contagi da Covid: lo ha reso noto l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) nel suo aggiornamento epidemiologico settimanale sul virus. Il rapporto sottolinea comunque che le nuove infezioni hanno superato la settimana scorsa quota 21 milioni, il livello settimanale più alto dall'inizio della pandemia.

Nella settimana al 23 gennaio "sono stati segnalati oltre 21 milioni di nuovi casi, che rappresentano il numero più alto di casi settimanali registrati dall'inizio della pandemia", si legge nel rapporto dell'Oms.

 Si tratta di un incremento del 5% rispetto ad un aumento del 20% registrato la settimana precedente, prosegue l'Organizzazione sottolineando che "un aumento più lento dell'incidenza dei casi è stato osservato a livello globale". Allo stesso tempo, i nuovi decessi provocati dalla malattia sono stati quasi 50.000, un livello simile a quello

Omicron, sempre secondo l'Oms, continua ad accrescere il suo dominio a livello globale rispetto alle altre varianti del coronavirus. "L'attuale epidemiologia globale della SARS-CoV-2 è caratterizzata dal predominio della variante Omicron su scala globale, dal continuo declino della prevalenza della variante Delta e dalla circolazione a livelli molto bassi delle varianti Alpha, Beta e Gamma", spiega il rapporto. I "Paesi che hanno registrato un rapido aumento dei casi di Omicron a novembre e dicembre 2021 stanno iniziando a vedere un calo dei casi", osserva l'Oms Tuttavia, "sulla base dei dati attualmente disponibili, il rischio complessivo relativo alla variante Omicron rimane molto elevato".

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