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Science: prepariamoci a una nuova pandemia di aviaria

Infettivologia Redazione DottNet | 10/03/2025 19:12

Gli scienziati ne parlano in una lettera pubblicata su Science, primo firmatario Jesse Goodman della Georgetown University

Prepararci adesso può salvare vite e può ridurre gli impatti sociali ed economici se H5N1 o un altro virus portasse a una pandemia”. Non hanno dubbi gli scienziati che, in una lettera pubblicata su Science, primo firmatario Jesse Goodman della Georgetown University, esprimono le loro preoccupazioni.  “La rapida diffusione e mutazione di un virus mortale dell'influenza aviaria negli Stati Uniti giustifica un'azione globale urgente sulla preparazione alla pandemia per colmare pericolose lacune nella capacità del mondo di sviluppare e fornire nuovi vaccini protettivi, avvertono gli specialisti dell'influenza e delle epidemie”, rimarcano gli scienziati.

Il virus dell'influenza aviaria H5N1 “negli ultimi anni ha attraversato specie dagli uccelli ai mammiferi, compresi i bovini da latte, e ora sta causando un'esposizione diffusa e sporadiche infezioni umane negli Stati Uniti e altrove”, ricordano gli scienziati. Almeno una persona è morta per infezione da H5N1 negli Stati Uniti e un adolescente in Canada ha sofferto di una malattia grave prima di guarire. Quindi, “le iniziative di preparazione alla pandemia dovrebbero essere finanziate e implementate con urgenza”, ribadiscono.
“Il primo sforzo, si legge nella lettera, va fatto per mettere a punto un vaccino efficace e che si possa produrre in grandi quantità in tempi rapidi. In quest’ottica, la collaborazione tra gli attori in gioco dovrebbe riguardare soprattutto le nuove tecnologie, come i vaccini a mRna e quelli che utilizzano nuovi antigeni, le molecole tipiche del virus in grado di essere riconosciute dal sistema immunitario. Non va dimenticata, aggiungono, la necessità di garantire un accesso equo al vaccino anche ai Paesi a basso e medio reddito. In secondo luogo, prosegue la lettera, è è necessario implementare una strategia di comunicazione con il pubblico basata su dati scientifici, il cui obiettivo deve essere comprendere e rispondere nel modo migliore alle preoccupazioni relative ai vaccini e ricostruire la fiducia nella sanità pubblica. Il terzo suggerimento degli esperti riguarda i piani di risposta alla pandemia, che dovrebbero essere testati in maniera trasparente e condivisi tra tutti i Paesi, in una collaborazione globale che trascenda le divisioni politiche.

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