Le misure di distanziamento sociale introdotte dal Governo possono avere effetti nel contenere la diffusione dei contagi
Le misure di distanziamento sociale introdotte dal Governo possono avere effetti nel contenere la diffusione dei contagi da coronavirus se introdotte in modo precoce, combinate fra loro e adottate correttamente. Questa la sintesi di una revisione di letteratura in materia, tradotta e riadattata alla situazione italiana dal centro studi della Fondazione Gimbe, per fornire una base scientifica al dibattito in corso. Queste misure, che "hanno subito scatenato il dibattito scientifico e politico", commenta il presidente Nino Cartabellotta, "per quanto drastiche" sono "per ora l'unica arma a disposizione".
"Le evidenze scientifiche - precisa Cartabellotta - documentano l'efficacia delle misure di distanziamento sociale per ridurre l'impatto delle epidemie influenzali, in particolare se combinate tra loro". Permettono infatti di ridurre la trasmissione del virus e ritardare il picco dell'epidemia, consentendo di distribuire i casi su un arco temporale più lungo e consentire al sistema sanitario di prepararsi a gestirli.
Ambienti di lavoro: 28 studi dimostrano un'efficacia variabile o moderata di telelavoro, scaglionamento dei turni, congedi retribuiti, ferie pianificate. Divieto di assembramenti: 3 studi documentano un'efficacia moderata, ma solo se l'applicazione è tempestiva e prolungata. "La qualità delle evidenze disponibili è relativamente bassa" ma, conclude Cartabellotta, "nonostante limiti e incertezze, tutte le misure di distanziamento "sono interventi necessari di salute pubblica per rispondere ad una prossima pandemia".
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