Forum globale per condividere informazioni sui prezzi pagati
Farmaci cari e spesso inaccessibili. Se nei paesi ricchi le autorità sanitarie devono sempre di più ricorrere al razionamento dei medicinali per il cancro, l'epatite C e le malattie rare, ogni anno nel mondo 100 milioni di persone diventano povere per le spese affrontate per pagarsi i farmaci. Un problema la cui soluzione sta in una maggiore trasparenza e prezzi più equi, come chiede l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Secondo un rapporto commissionato dall'Oms nel 2017 il costo di produzione della maggior parte dei farmaci presenti nella lista di quelli essenziali è infatti solo una piccola frazione del prezzo finale pagato da governi, pazienti o assicurazioni.
La mancanza di trasparenza sui prezzi pagati dai governi fa sì che molti dei paesi a basso e medio reddito paghino alcuni farmaci di più rispetto ai paesi ricchi. E il problema del razionamento nelle aree più ricche del mondo è destinato a riguardare anche i farmaci più vecchi, il cui brevetto è scaduto, come l'insulina per il diabete. Nel forum globale svoltosi nel fine settimana in Sud Africa, i delegati di governi e organizzazioni della società civile hanno chiesto maggiore chiarezza sui costi della ricerca, lo sviluppo e la produzione dei farmaci, per poter consentire ai compratori di negoziare prezzi più accessibili.
La proposta, che ha già raccolto sostegno di numerosi Paesi, ong e onlus, invita a predisporre strumenti per analizzare i dati sui risultati degli studi clinici, sugli effetti avversi dei farmaci e sul panorama brevettuale. L'adozione della risoluzione verrà discussa a maggio alla 72/ma Assemblea mondiale della sanità.
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