Unicef: 98 Paesi hanno fatto registrare aumenti esponenziali
"I casi di morbillo nel mondo stanno aumentando a livelli preoccupanti". Suona così l' allarme lanciato dall' Unicef sulla base dei numeri 2018: 98 Paesi hanno registrato un aumento delle infezioni rispetto al 2017, con 10 nazioni che coprono oltre il 74% dell' incremento totale (nell' ordine Ucraina, Filippine, Brasile, Yemen, Venezuela, Serbia, Madagascar, Sudan, Thailandia e Francia), e Stati in cui l' anno scorso sono stati segnalati "rilevanti casi" mentre nel 2017 non ne erano stati registrati (Brasile, Moldavia, Montenegro, Colombia, Timor Est, Perù, Cile e Uzbekistan). Buone notizie per l' Italia: nella Penisola, riporta l' agenzia delle Nazioni Unite per l' infanzia, "nel 2018 i casi di morbillo sono diminuiti del 56% rispetto al 2017, passando da 5.396 casi confermati nel 2017 a 2.373 nel 2018. I casi totali sospettati nel 2018 sono stati 2.592". Ucraina, Filippine e Brasile - riporta l' Unicef - hanno visto l' aumento maggiore di casi di morbillo dal 2017 al 2018.
Solo in Ucraina ci sono stati 35.
In risposta a queste epidemie - si legge in una nota - l' Unicef e i suoi partner stanno supportando i governi per raggiungere immediatamente milioni di bambini in Paesi in tutto il mondo, per esempio attraverso interventi in nazioni come l' Ucraina, le Filippine (dove saranno vaccinati 9 milioni di bambini in 17 regioni), Brasile (11 mln di bambini under 5 vaccinati), Yemen (vaccinati più di 11,5 mln di bambini) e Madagascar. "Strutture sanitarie non adeguate, conflitti civili, scarsa sensibilizzazione delle comunità, noncuranza ed esitazioni sui vaccini in alcuni casi hanno portato a epidemie sia in Paesi sviluppati che in quelli in via di sviluppo", osserva l' agenzia. Per esempio, negli Usa il numero di casi di morbillo è aumentato di 6 volte fra il 2017 e il 2018, raggiungendo i 791 casi. Più recentemente, negli Stati Uniti ci sono state epidemie negli Stati di New York e Washington.
"Quasi tutti questi casi sono prevenibili - precisa Fiore - ma nonostante questo i bambini sono colpiti anche in posti in cui semplicemente non c' è alcuna scusa. Il morbillo potrebbe essere la malattia, ma sempre più spesso la vera infezione è la disinformazione, la diffidenza e la noncuranza. Dobbiamo fare di più per informare in modo accurato ogni genitore, per aiutarci a vaccinare in sicurezza ogni bambino". Contro il morbillo, dall' Unicef arriva "un appello urgente ai governi, ai fornitori di assistenza sanitaria e ai genitori per fare di più per contenere la malattia: comprendendo che i vaccini sono sicuri ed efficaci e che possono salvare la vita dei bambini; vaccinando tutti i bambini fra i 6 mesi ai 5 anni durante le epidemie; formando e dando agli operatori sanitari gli strumenti per fornire servizi di qualità; rafforzando i programmi di vaccinazione per portare tutti i vaccini salvavita". "Il morbillo è altamente contagioso, più dell' Ebola, della tubercolosi o dell' influenza", ammonisce ancora l' agenzia dell' Onu. "Il virus può essere contratto da qualcuno fino a 2 ore dopo che una persona colpita ha lasciato la stanza. Si diffonde per via aerea e infetta il tratto respiratorio, e può potenzialmente uccidere i bambini malnutriti o quelli troppo piccoli per essere vaccinati. Una volta colpiti non c' è una cura specifica per il morbillo, quindi la vaccinazione è uno strumento salvavita per i bambini".
In Italia l' Unicef lavora "per promuovere la Convenzione sui diritti dell' infanzia e dell' adolescenza, di cui quest' anno ricorre il 30esimo anniversario dall' approvazione - ricorda l' agenzia - che all' articolo 24 prevede che bambini e bambine godano del miglior stato di salute possibile. In particolare, è stato seguito l' esame del disegno di legge in materia di riforma delle attuali disposizioni vaccinali condividendo i commenti con la Commissione Igiene e Sanità del Senato, auspicando che non si arretri sui risultati raggiunti, soprattutto a vantaggio dei bambini più vulnerabili". "A settembre - continua la nota - l' Unicef Italia ha lanciato una petizione, che ha raccolto circa 20 mila adesioni, per chiedere a Governo e Parlamento impegni precisi per migliorare la copertura delle vaccinazioni in età pediatrica in Italia e nel mondo". Le recenti Osservazioni conclusive rivolte dal Comitato Onu sui diritti dell' infanzia all' Italia raccomandano di "aumentare la consapevolezza dell' importanza delle vaccinazioni e assicurare una copertura immunitaria completa contro le malattie infantili".
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