"Perché non introdurre una tassa di scopo di cinque centesimi di euro per pacchetto di sigarette?"
Gentile Direttore,
E’ con grande sconforto che apprendiamo della bocciatura, da parte della Commissione Bilancio del Senato, della possibilità di istituire delle vere e proprie Scuole di Specializzazione Universitaria in Medicina Generale. Quello che più genera amarezza, è la motivazione per cui mancherebbero i fondi per equiparare le borse di studio dei colleghi che frequentano gli attuali Corsi di Formazione Regionali a quelle dei colleghi che frequentano le Specializzazioni Universitarie. Come dire, al di là di portare la qualità formativa ora non in linea con quella europea ed extra europea, poco interessa dare dignità ai medici che scelgono il percorso per divenire futuri medici di medicina generale. Quindi, in senso lato, poco importa dare dignità alla medicina generale presente e futura. Un suggerimento, nella miriade di tasse e balzelli, di accise per l’alluvione di Firenze del 1966 o per la guerra d’Etiopia del 1936, perché non introdurre una tassa di scopo di cinque centesimi di euro per pacchetto di sigarette? In Italia, si stima vengano venduti circa 7.
Leonida Iannantuoni
Presidente di Assimefac (Associazione Società Scientifica Interdisciplinare e di Medicina di Famiglia e Comunità)
Testa: “Profonda delusione per la mancata trasformazione del corso in scuola di specializzazione. Le coperture economiche ci sono”
Fondamentale rafforzare le sinergie strategiche per consolidare l’autonomia strategica dell’Europa e dei suoi stati membri per garantire resilienza agli accadimenti esterni e aumentare la competitività
Il fatto in Liguria: emettere prescrizioni con lo stesso giorno e medesimo fine diagnostico ma con priorità diverse era una condotta diffusa ed ampiamente adottata dai medici di medicina generale in tutta la Regione
Comunità Sant'Egidio, 'opportunità concreta per migliorare accesso alle cure'
Cgil, Cisl e Uil: "Sono 200mila, è un comparto strategico"
"I medici, i dirigenti sanitari, gli infermieri le professioni sanitarie ex legge 43/2006, vogliono risposte, vogliono tornare ad essere il fulcro delle cure, vogliono continuare a curare, ma in sicurezza”
Testa: “Serve uno straordinario investimento nel territorio prima che della medicina di famiglia rimangano solo le ceneri.”
Leonida Iannantuoni Presidente di ASSIMEFAC; al paziente va dedicato più tempo
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