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Fame d'aria per 330 milioni di persone, entro il 2050 più 47 per cento di donne colpite

Pneumologia Redazione DottNet | 14/03/2025 17:57

Broncopneumopatia Cronica, al via concorso letterario 'in rosa'

La Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (Bpco) è una patologia polmonare cronica che colpisce 330 milioni di persone nel mondo, e causa 3,23 milioni di vittime ogni anno, risultando la terza causa di morte globale.  Entro il 2050, i casi di Bpco nelle donne aumenteranno del 47%, rispetto al 9% negli uomini, a causa di fumo e inquinamento. Per sensibilizzare sulla crescente diffusione della malattia tra le donne, nasce il concorso letterario "Scritture in Rosa", promosso dall'Associazione nazionale pazienti respiriamo insieme-Aps.     La Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (Bpco), spesso considerata una "malattia maschile", a causa di fattori come fumo, inquinamento e salute riproduttiva femminile è in realtà sempre più diffusa tra le donne, con tassi di mortalità superiori a quelli degli uomini, spiega la presidente Simona Barbaglia.

La Bpco provoca un'ostruzione persistente delle vie aeree e un'infiammazione che compromette il flusso d'aria.    È proprio dall'esigenza di visibilità e consapevolezza che è nata la prima edizione del concorso letterario al femminile "Scritture in Rosa per dare emozione al respiro" (respiriamoinsieme.org/scritture-in-rosa/), un progetto che dà "voce in capitolo" a tutte le donne con Bpco e alla loro dimensione fisica ed emotiva. Il progetto si vuole dar voce anche a familiari, caregiver e operatrici sanitarie, che spesso si trovano a dover affrontare, oltre agli aspetti clinici, il peso emotivo di una condizione difficile e poco compresa.
Il concorso offre così uno spazio sicuro dove le donne possono esprimere liberamente le proprie emozioni, condividere le difficoltà e riflettere sulla propria esperienza, attraverso il potere terapeutico della scrittura. Esprimersi attraverso la scrittura aiuta anche a riconoscere quegli elementi che permettono di affrontare e integrare la malattia nella propria vita quotidiana. In ultima analisi, il progetto vuole sostenere le donne nel dare un volto e una voce alla loro esperienza con la malattia, incoraggiando l'accettazione della stessa come passo fondamentale verso un'efficace aderenza terapeutica e un rapporto ottimale con il medico, per una gestione più consapevole della propria patologia. “È fondamentale fare sensibilizzazione su questa patologia, aumentando la consapevolezza e promuovendo la prevenzione. A livello globale e in Italia, la BPCO è in aumento, soprattutto tra le donne, e troppo spesso viene diagnosticata quando la malattia è già in fase avanzata. Tuttavia, grazie a un’adeguata informazione e prevenzione, è possibile contrastare questa tendenza. La diagnosi precoce è il primo passo per fermare la malattia e migliorare le prospettive di vita. La speranza è che, educando la popolazione a riconoscere i segnali della BPCO e ad adottare stili di vita sani, si possano evitare le diagnosi tardive, rallentando così il progresso della patologia”, ha dichiarato Simona Barbaglia, Presidente dell’Associazione Nazionale Pazienti RESPIRIAMO INSIEME-APS.

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