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Tosse persistente: monitoraggio della frequenza, variabilità giornaliera e prevedibilità.

Infezioni Respiratorie Redazione DottNet | 21/02/2025 06:36

Una delle maggiori sfide nell’approccio diagnostico al paziente affetto da tosse cronica è rappresentato dall’oggettivare un sintomo riportato dal paziente, quindi un parametro di per sé soggettivo.

Abstract


Comprendere i meccanismi della tosse cronica è sempre stato oggetto di studio, essendo uno dei disturbi più comuni, che colpisce fino al 10% della popolazione mondiale e che spinge i pazienti a cercare assistenza medica. Il lavoro di Kian Fan Chung, pubblicato su Lung, ha utilizzato una tecnologia di registrazione della tosse completamente automatizzata che ha monitorato i pazienti in tempo reale, permettendo di giungere alla conclusione che, per un corretto iter diagnostico del paziente affetto da tosse cronica, è imprescindibile un’anamnesi accurata e strutturata.


La tosse cronica è un disturbo piuttosto frequente nella popolazione mondiale, che colpisce circa il 10% degli individui. Si ipotizza che possa rappresentare uno stato di ipersensibilità cronica, secondario a neuroinfiammazione e danno neurale. Una delle principali sfide nell’approccio diagnostico e nel successivo monitoraggio del paziente affetto da tosse cronica è rappresentata dall’oggettivazione e dalla quantificazione di un sintomo riportato dal paziente, che di per sé è soggettivo. Nel corso degli anni, sono stati messi a punto numerosi questionari sulla qualità della vita (valutazione soggettiva) e sistemi di monitoraggio (valutazione oggettiva) specifici per pazienti affetti da tosse, come la Visual Analogue Scale (VAS) e i Leicester Cough Questionnaires (LCQ).

Tuttavia questi sistemi presentano diverse limitazioni, come, ad esempio, la necessità di affidarsi a sistemi semi-automatici basati su annotazioni umane per la valutazione della frequenza della tosse. Recentemente, invece, l’applicazione dell’intelligenza artificiale acustica e l’ampia diffusione degli smartphone hanno consentito lo sviluppo di un sistema che monitora continuamente e in modo discreto la tosse per periodi di tempo superiori a 1 giorno. Applicazioni per smartphone, come Hyfe, consentono di monitorare la tosse, registrando i dati raccolti e permettendo all’utente di consultarli in un secondo momento.

Nello studio di Kian Fan Chung e colleghi sono stati analizzati i dati sulla tosse raccolti tra il 1° gennaio e il 4 agosto 2023 da 25.128 individui che avevano scaricato e utilizzato l’applicazione Hyfe. Di questi, 213 utenti sono stati monitorati per almeno 20 ore al giorno per 30 giorni e 97 hanno registrato almeno 5 colpi di tosse all’ora. All’interno di questo gruppo, il tasso medio giornaliero di tosse era positivamente associato alla deviazione standard, indicando che più alto era il tasso medio di tosse, maggiore era la variabilità dei tassi di tosse nei 30 giorni di misurazione. Inoltre, per ciascun soggetto, è stata calcolata la prevedibilità complessiva dei colpi di tosse a lungo termine, in grado di predire il conteggio di ciascun giorno, capacità che varia tra i diversi soggetti dal 30 al 95%. Nei 97 soggetti analizzati, solo un terzo aveva una prevedibilità complessiva del 75% o superiore, riflettendo un modello di tosse giornaliero stabile, tale da poter affermare che un giorno di monitoraggio avrebbe potuto essere sufficiente per descrivere la tosse di un soggetto. La restante parte, invece, mostrava una prevedibilità complessiva del 60% o inferiore. Per questi pazienti, la variabilità della tosse risultava quindi imprevedibile, il che suggerisce la necessità di periodi di monitoraggio più lunghi per ottenere una descrizione più accurata dei loro tassi di tosse giornalieri. I dati presentati, insieme a quelli raccolti dalle cartelle dei pazienti ricoverati con tosse cronica, suggeriscono che il monitoraggio longitudinale della tosse dovrebbe essere utilizzato sia nell’assistenza clinica che nella ricerca scientifica. Questo studio fornisce approfondimenti fondamentali sulle statistiche della tosse e contribuirà, senza dubbio, alla progettazione e all’implementazione di sperimentazioni cliniche di nuovi antitussivi.

In altre parole, la variabilità nella frequenza della tosse, con livelli di prevedibilità buoni o scarsi, supporta la necessità di un monitoraggio longitudinale della tosse per un periodo prolungato. Se confermato da studi futuri, ciò dimostrerebbe che un solo giorno di monitoraggio è spesso insufficiente per descrivere accuratamente la tosse di un individuo. Per questo motivo, le recenti linee guida sulla tosse cronica sottolineano l’importanza di una tecnologia di registrazione della tosse completamente automatizzata, capace di monitorare i pazienti in tempo reale e in modo continuativo.

Questo modello potrebbe rivoluzionare il trattamento e la gestione della tosse, portando a una diagnosi e un monitoraggio più personalizzati e accurati.


Referenze: Kian Fan Chung et al., Longitudinal Cough Frequency Monitoring in Persistent Coughers: Daily Variability and Predictability. Lung. 2024 Oct;202(5):561-568. doi: 10.1007/s00408-024-00734-x.

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