I medici: "Pronto soccorso intasati e ambulanze bloccate"
Con l'impennata dei casi di sindromi simil-influenzali delle ultime settimane stanno crescendo anche le polmoniti e, con esse, la pressione su medici di famiglia e ospedali, che spesso sono costretti a trattenere a lungo i pazienti in pronto soccorso in attesa che si liberi un posto in reparto. È l'allarme lanciato da diverse società scientifiche. Gli ultimi dati del sistema di sorveglianza RespVirNet dell'Istituto Superiore di Sanità hanno mostrato un aumento del numero di casi di sindromi simil-influenzali nell'ultima settimana. Maggiormente colpite sono Lombardia, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Abruzzo, Puglia e Sardegna. Oltre ai virus influenzali, contribuiscono alla crescita dei contagi, tra gli altri, il Virus Respiratorio Sinciziale, SarsCoV2, Rhinovirus, il Metapneumovirus.
Dal 3,4% si arriverebbe al 5 (media Ue), Lancet raccomanda il 10
Anelli: "con lo smantellamento dell'attuale sistema della convenzione, si ridurrebbero i livelli di tutela della salute dei cittadini e l'autonomia dei professionisti". Favorevole Fp Cgil Medici di Medidina Generale
“Tutto il peso burocratico grava sui medici di famiglia, a rimetterci sono i pazienti”
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Commissario straordinario, armonizzare azioni nei territori
Le indicazioni per la prossima campagna ricalcheranno quelle dello scorso autunno, quindi l'anti-Covid sarà "raccomandato" a persone di età pari o superiore a 60 anni. Dalla Florida sconsigliano i vaccini mRna
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Nello spot di Italia Longeva il rapporto speciale tra nonno e nipote per sensibilizzare sulla importanza della prevenzione vaccinale per difendersi dalle malattie più temibili nella terza età
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