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Lo smalto dei denti può rivelare la traiettoria della crescita

Medicina Interna Redazione DottNet | 08/01/2025 18:47

Lo rivela uno studio pubblicato sulla rivista Plos One, frutto della collaborazione tra l'Università di Bologna, la Sapienza e l'Università di Modena e Reggio Emilia

 Attraverso l'analisi dello smalto dei denti è possibile ipotizzare "le traiettorie di crescita" degli individui durante l'infanzia. Lo rivela uno studio pubblicato sulla rivista Plos One, frutto della collaborazione tra l'Università di Bologna, la Sapienza e l'Università di Modena e Reggio Emilia. I ricercatori, attraverso l'analisi dello smalto di 34 denti di bambini provenienti dalle necropoli di Casalmoro e Guidizzolo (VII-VIII sec. d.C.), in provincia di Mantova, rivenuti durante gli scavi del 1996, hanno scoperto che lo smalto dentale dei bambini medievali mantovani cresceva più lentamente rispetto ai bambini europei di oggi, indifferentemente per entrambi i sessi.

"Attraverso lo studio dei denti, è possibile analizzare le traiettorie di crescita, e tali osservazioni possono fornire indicazioni non solo sull'evoluzione dentale, ma anche sulla crescita generale degli individui.

In particolare, possiamo evidenziare differenze significative tra le popolazioni moderne e quelle pre-antibiotiche - spiega Stefano Magri dottorando al Dipartimento di Beni Culturali dell'Università di Bologna e primo autore dello studio - Con moderne ci riferiamo al periodo successivo all'introduzione degli antibiotici, un evento che ha segnato una netta distinzione rispetto alle popolazioni precedenti. Il loro utilizzo - continua- ha contribuito a una maggiore sopravvivenza infantile e a un aumento dell'aspettativa di vita.
Tali considerazioni offrono un punto di ancoraggio alla ricerca moderna, poiché le differenze tra pre-antibiotico e post-antibiotico si riflettono anche nelle patologie dentali emergenti".

Lo smalto dentale umano visto dunque come "un archivio biologico straordinario, che lo rendono uno strumento unico per indagare periodi cruciali della vita di un individuo", come spiega Stefano Benazzi, professore di Antropologia fisica all'Università di Bologna . La ricerca evidenzia dunque, "l'importanza dello studio dei denti da latte per comprendere fasi cruciali della vita umana e ricostruirle nel passato anche più antico", commenta Alessia Nava, professoressa di Antropologia Fisica alla Sapienza. Attraverso l'analisi dello smalto dei denti si è giunti così a ricostruire i tempi e i tassi di formazione delle corone, che si correlano a come cresce l'individuo durante l'infanzia. "I dati ottenuti evidenziano una forte omogeneità tra le due necropoli nei tassi di crescita infantili - conclude Magri - Questi risultati, oltre a suggerire una ipotetica relazione tra le due comunità, hanno rivelato delle differenze con popolazioni dello stesso periodo storico, ma provenienti da aree geografiche oggetto di precedenti studi".

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