Cossolo: L'accordo regolamenta le modalità di svolgimento della dispensazione dei farmaci e dell'erogazione dei servizi in farmacia, per permettere ai cittadini di fruirne al meglio
Firmata l’ipotesi di accordo da Sisac e i sindacati Assofarm e Federfarma (clicca qui per scaricare il documento completo). L’intesa riguarda circa 19.000 farmacie private e 1.700 pubbliche. Tra le principali novità figurano nuovi servizi regolamentati, tra cui prenotazioni di visite, somministrazioni vaccinali, test diagnostici, telemedicina e prestazioni professionali. Tra le principali novità figurano la regolamentazione dei nuovi servizi, tra cui prenotazioni di visite, somministrazioni vaccinali, test diagnostici, telemedicina e prestazioni professionali consolidando il ruolo della farmacia quale “centro socio-sanitario polifunzionale a servizio della comunità, punto di raccordo tra ospedale e territorio”. Stando ai documenti circolanti visionati, il nuovo accordo nel normare l'erogazione dei servizi in farmacia, raccoglie le disposizioni nel Titolo II – Capo III, dedicato alla Farmacia dei Servizi, e nell’Allegato 4, che fornisce linee guida operative per le attività vaccinali, i test diagnostici e le prestazioni di telemedicina.
Il Capo III si concentra sui servizi erogabili in regime convenzionato. Per le prenotazioni tramite CUP, il testo delega agli accordi integrativi regionali il compito di definire i requisiti richiesti alle farmacie e i criteri di remunerazione. Vengono regolamentate la somministrazione di vaccini, le prestazioni analitiche, i test diagnostici e i servizi di telemedicina, prevedendo requisiti minimi per l’erogazione: attrezzature adeguate, dotazione minima per le emergenze e area dedicata di almeno cinque metri quadrati. I dettagli relativi alla remunerazione sono demandati agli accordi regionali, ma si fa riferimento alla tariffa prevista dal Nomenclatore della specialistica ambulatoriale vigente. Per quanto riguarda le prestazioni professionali erogate da infermieri e fisioterapisti, sono richiesti spazi dedicati di almeno 9 metri quadrati e servizi igienici attrezzati e accessibili ai disabili. Ulteriori requisiti possono essere definiti a livello regionale.
Le linee guida nazionali per l’erogazione dei servizi sono fornite dall’Allegato 4. Le vaccinazioni devono essere somministrate in aree interne alla farmacia, separate dagli spazi destinati all’accoglienza e alla dispensazione, oppure in aree esterne o a farmacia chiusa. Per tamponi e test diagnostici che prevedono il prelievo di sangue o campioni biologici, sono richiesti rigorosi standard di igiene, inclusi la sanificazione degli ambienti e la disinfezione delle aree utilizzate. Nel caso delle prestazioni di telemedicina, le farmacie devono gestire agende per le prenotazioni sia delle prestazioni tradizionali che di quelle a distanza, utilizzare apparecchiature certificate con calibrazione valida e garantire connessioni dati a proprie spese. Il testo definisce anche i requisiti relativi agli spazi dedicati anche per le prestazioni professionali di infermieri e fisioterapisti, almeno 9 metri quadrati, ma, in generale, specifica che in alternativa, le attività si possono svolgere a farmacia chiusa o in locali esterni distaccati, anche condivisi tra più farmacie, purché in conformità con la Pianta organica.
L’ipotesi di Accordo seguirà ora l’iter di ratifica previsto dall’Accordo Stato-Regioni del 2013, che prevede l’acquisizione dei pareri del Governo, del Comitato di Settore e della Corte dei Conti. L’Accordo diventerà operativo con l’intesa della Conferenza Stato-Regioni e la successiva pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Federfarma accoglie con grande soddisfazione, dopo 26 anni, la firma del preaccordo della nuova Convenzione farmaceutica, che regola i rapporti tra Servizio Sanitario Nazionale e farmacie. L'accordo, spiega Marco Cossolo, presidente Federfarma, regolamenta le modalità di svolgimento della dispensazione dei farmaci e dell'erogazione dei servizi in farmacia, per permettere ai cittadini di fruirne al meglio, consolidando il ruolo della farmacia quale "centro socio-sanitario polifunzionale a servizio della comunità, punto di raccordo tra ospedale e territorio", così come riconosciuto dalla Corte Costituzionale e dal Consiglio di Stato. "La firma dell'ipotesi di Convenzione - aggiunge Cossolo - rappresenta un traguardo importante, perché rafforza il modello della farmacia italiana che si pone all'avanguardia nel panorama europeo in quanto mette al centro i bisogni di salute del cittadino, offrendo un'assistenza sanitaria vicina, equa e accessibile.
Ringraziamo tutti gli attori coinvolti - dice Marco Cossolo, presidente Federfarma - e rivolgiamo un plauso particolare al Ministro Orazio Schillaci, al Sottosegretario Marcello Gemmato e all'On.le Marco Alparone, presidente del Comitato di settore Regioni-Sanità, per avere favorito un'adozione celere e puntuale dell'atto di indirizzo, che ha interpretato e tradotto ottimamente il nuovo ruolo della farmacia e che è stato di supporto nel percorso di stesura della Convenzione stessa".
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