Canali Minisiti ECM

Le malattie croniche in Italia costano 65 miliardi l'anno

Sanità pubblica Redazione DottNet | 04/12/2024 13:59

"Facilitare accesso terapie innovative e ottimizzare percorsi"

Le malattie croniche in Italia colpiscono 24 milioni di persone e sono responsabili dell'85% dei decessi complessivi, con una spesa sanitaria associata alla loro gestione che supera i 65 miliardi di euro all'anno. Uno scenario che evidenzia la necessità di interventi mirati in materia di prevenzione, percorsi di presa in carico e accesso all'innovazione anche al fine di garantire la sostenibilità del Ssn. Se ne è parlato in occasione della presentazione del progetto di The European House - Ambrosetti, con il contributo non condizionante di AstraZeneca 'Verso un nuovo paradigma per la gestione della spesa per la cronicità - Un focus sulla spesa relativa al paziente con patologia cardio-nefro-metabolica', per ripensare le cronicità, anche alla luce degli sviluppi della classe degli Slgt2i che ha cambiato il paradigma di trattamento in ambito diabetologico, cardiologico e nefrologico.

Per quanto riguarda il diabete mellito di tipo 2, per esempio, una condizione che interessa 3,7 milioni di individui, gli Sglt2i hanno evidenziato di poter ridurre il tasso di ospedalizzazione, con una riduzione associata dei costi evitati per il sistema sanitario pari a oltre 11 milioni di euro e una potenziale riduzione dei costi indiretti.

Nel caso della malattia renale cronica, che riguarda il 7% della popolazione italiana con una spesa associata che nel 2021 ha raggiunto i 4 miliardi di euro, l'utilizzo degli Sglt2i ha dimostrato di rallentare la progressione della malattia. Anche per il trattamento dello scompenso cardiaco, l'utilizzo di questa classe di farmaci ha migliorato gli esiti clinici, offrendo una gestione più efficace della condizione. Un avvio tempestivo del trattamento, con un ruolo chiave della diagnosi precoce, come nel caso dello scompenso cardiaco, rimane comunque cruciale. Utile all'individuazione della malattia è il test di laboratorio Ntprobnp, un biomarcatore rilasciato dal cuore in risposta a diversi tipi di stress, come la dilatazione e la disfunzione cardiaca.

"Lo scompenso cardiaco deve essere diagnosticato il più precocemente possibile - spiega Pasquale Perrone Filardi (nella foto), presidente della Società italiana di cardiologia -. Il progetto in Campania si propone di verificare se, attuando lo screening nelle farmacie che possono effettuare dal prelievo digitale il dosaggio dei peptidi natriuretici, si ottiene una facilitazione del percorso diagnostico, che resta verificato dallo specialista".

Commenti

I Correlati

L’approccio sviluppato dai ricercatori dell’Irccs di Candiolo consiste nell’inserimento di un recettore chiamato CAR nelle cellule del sistema immunitario che hanno il compito di riconoscere ed eliminare qualsiasi cellula considerata estranea

È il parente senza sintomi di un malato, potrà essere curato prima

L'aumento dello zucchero in generale ha aumentato il rischio di ictus ischemico e aneurisma dell'aorta addominale, oltre ad aumentare il rischio di insufficienza cardiaca nei partecipanti con un BMI normale

Il nuovo sensore offre diversi vantaggi: più piccolo, più semplice e rapido da inserire grazie al design tutto-in-uno, con una durata di sette giorni e senza necessità di calibrazioni

Ti potrebbero interessare

Più formazione per vincere sfida arresto cardiaco improvviso

I vaccini sono adattati alla variante JN.1. Possibile la co-somministrazione dei nuovi vaccini aggiornati con altri

Bellantone: "la sicurezza dell’assistito è un pilastro fondamentale della qualità delle cure ed è un diritto inalienabile di ogni persona"

"Uso corretto delle risorse non avviene in tutte le regioni"

Ultime News

Ulefnersen potrebbe diventare la prima terapia mirata alla sclerosi laterale amiotrofica causata da mutazioni del gene Fus

L’approccio sviluppato dai ricercatori dell’Irccs di Candiolo consiste nell’inserimento di un recettore chiamato CAR nelle cellule del sistema immunitario che hanno il compito di riconoscere ed eliminare qualsiasi cellula considerata estranea

È il parente senza sintomi di un malato, potrà essere curato prima

L'aumento dello zucchero in generale ha aumentato il rischio di ictus ischemico e aneurisma dell'aorta addominale, oltre ad aumentare il rischio di insufficienza cardiaca nei partecipanti con un BMI normale