Nel nuovo regolamento le tariffe orarie e le garanzie sui requisiti
Arrivano, con un decreto del ministro della Salute Orazio Schillaci, le linee guida che delimitano le condizioni di utilizzo dei medici e degli infermieri "gettonisti". In Italia la carenza strutturale di camici bianchi ha determinato una spesa potenziale di 1,7 miliardi di euro per i gettonisti, professionisti della sanità "on demand". Un fenomeno esploso per i medici con la pandemia, precedentemente invece a questo periodo per gli infermieri. Coinvolte tutte le regioni, secondo l'ultimo rapporto Enac che ha svolto un'analisi sugli ultimi 5 anni, con grandi differenze fra queste: quelle maggiormente impegnate dal punto di vista economico sono state la Lombardia, l'Abruzzo ed il Piemonte con valori nettamente superiori a quelli registrati dalle altre regioni.
Le linee guida sono adottate in attuazione di quanto gia' previsto nella legge del 26 maggio per l'affidamento a terzi di servizi medici ed infermieristici. Le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale possono procedere all'affidamento dei servizi "solo in caso di necessità e urgenza, in un'unica occasione e senza possibilità di proroga, a seguito della verificata impossibilita' di utilizzare personale gia' in servizio, sia dipendente sia in regime di convenzione con il Servizio sanitario nazionale. Il ricorso alla esternalizzazione dei servizi medico-sanitari "assume connotazione tutt'affatto eccezionale e residuale". Le linee guida indicano anche la richiesta di alcune garanzie sul livello professionale del personale chiamato e per il personale privo della cittadinanza italiana, deve essere garantita la conoscenza della lingua italiana, così come verra' richiesto l'obbligo di rispetto delle norme di "buon comportamento" richieste ai lavoratori dipendenti. Il personale impiegato deve provvedere alla stipula, con oneri a proprio carico, di un'adeguata polizza di assicurazione per colpa grave, che sollevi l'amministrazione dagli eventuali danni causati a terzi. Previste anche clausole che prevedano che il servizio venga erogato dall'operatore economico attraverso una turnistica organizzata, in modo da prevedere un tetto massimo di quarantotto ore medie settimanali per i professionisti coinvolti nell'affidamento. L'intento e' quello di assicurare l'impiego dei professionisti nei diversi turni garantendo che l'orario complessivo di lavoro di ciascun professionista, anche laddove articolato in più strutture distinte, consenta al professionista stesso un periodo di riposo consecutivo giornaliero non inferiore ad undici ore per il recupero delle energie psicofisiche professionisti.
Tra i premiati presenti i rappresentanti della sanità nazionale e internazionale, professionisti del settore, giornalisti, operatori sanitari, direttori generali e associazioni di categorie
Dal1° gennaio 2025, ai sensi dell’articolo 33 del decreto, partirà una sperimentazione che durerà un anno, in 9 province italiane. Dal 2026 interesserà tutto il Paese
Indagine pubblicata su ERJ Open Research
Primi dati ministero Salute, male Sicilia, Calabria e V. d'Aosta
La finalità del divieto è di garantire la massima efficienza e funzionalità operativa all'Ssn, evitando gli effetti negativi di un contemporaneo esercizio, da parte del medico dipendente, di attività professionale presso strutture accreditate
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