"I farmacisti, grazie alla prossimità dei presìdi e alla naturale vocazione all’ascolto dei bisogni delle persone, possono dare un contributo significativo per contrastare questa piaga inaccettabile della nostra società"
Nella Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne che si celebra oggi, la Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (FOFI) esprime solidarietà a tutte le donne vittime di violenza e ribadisce l’impegno dei farmacisti per offrire un supporto concreto a chiunque ne avesse bisogno. "La violenza di genere è un fenomeno complesso che richiede una rete di sostegno ampia e capillare", ha detto il presidente FOFI, Andrea Mandelli.
"In considerazione dell’importante ruolo sociale svolto dai farmacisti in qualità di sentinelle sul territorio e di interlocutori privilegiati delle proprie comunità di riferimento - ha aggiunto Mandelli -, come Federazione degli Ordini abbiamo ritenuto fondamentale mettere a disposizione di tutti i colleghi un percorso formativo dedicato alla violenza di genere, che offre le competenze e gli strumenti necessari sia per intercettare le situazioni a rischio, sia per sensibilizzare su questa tematica di urgente attualità. Promuovere una cultura basata sul rispetto nella relazione con gli altri è il primo passo per sconfiggere questo fenomeno odioso e deprecabile che, purtroppo, sempre più di frequente torna all’attenzione delle cronache".
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“I farmacisti in qualità di professionisti della salute più prossimi ai cittadini, sono costantemente impegnati nel sensibilizzare le persone ad attenersi sempre alle prescrizioni del medico"
Fra i requisiti richiesti al momento della domanda c’è la regolarità contributiva, l’avere effettuato il versamento della contribuzione Enpaf e non avere una morosità pregressa
Al 31 dicembre scorso, i disoccupati risultavano pari all'1,6% del totale degli iscritti, cioè pari a 1.631 su un totale complessivo di 100.298" professionisti associati alla Cassa
La finalità del divieto è di garantire la massima efficienza e funzionalità operativa all'Ssn, evitando gli effetti negativi di un contemporaneo esercizio, da parte del medico dipendente, di attività professionale presso strutture accreditate
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