Di Silverio: "Ci sentiamo offesi per il trattamento ricevuto, prima comunicativo e poi sostanziale"
Sulla manovra economica "il Governo offende i medici", che si sentono "presi in giro", "non sono stati coinvolti nelle scelte" e si trovano a fronteggiare "poche e confuse notizie". Da segnalare anche l'analisi della Fondazione Gimbe che contesta l'ottimismo della premier, rivelando che saranno solo 860 milioni per il settore. E al coro degli scontenti si aggiunge anche la Fimmg che, dice Scotti, per la medicina generale non ci sono fondi. Ma si spera ancora che "quelle circolate siano fake news e nella legge di Bilancio ci siano le misure che aspettavamo e che erano state annunciate. Altrimenti si aspettassero mesi di fuoco". Questa la dura presa di posizione che il segretario nazionale dei medici ospedalieri di Anaao-Assomed, Pierino Di Silverio, espone all'Adnkronos Salute rispetto alle polemiche che stanno accompagnando le risorse destinate alla sanità in Manovra.
Detto ciò, "la doccia fredda arriva dal Mef che dice - ma anche questa è un'informazione molto confusa - in una prima fase che ci sono 880 milioni e poi che sono 1,2 miliardi al lordo, gli 880 milioni sono al netto. Ma chi vogliono prendere in giro? Ci sentiamo offesi per il trattamento ricevuto, prima comunicativo e poi sostanziale. Stamattina, inoltre, la premier Meloni dice che i miliardi sono 6,4 in 2 anni. Non ci capiamo niente", incalza Di Silverio che si augura "prima di tutto che queste siano fake news e che invece si ritorni all'idea iniziale della Finanziaria, cioè defiscalizzazione dell'indennità di specificità medico-sanitaria, aumento dei contratti per gli specializzanti, aumento economico con contrattualizzazione e prolungamento dello scudo penale. In questi termini sarebbe invece una Manovra seria, come noi ce l'aspettavamo, come doveva essere. Se così non dovesse essere, è naturale che la protesta dei medici sarà dura".
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Gli esperti sono comunque cauti: "Sicuramente non tutti i malati potranno beneficiare di questo trattamento"
È il dato che emerge da uno condotto dalla Unità operativa complessa di Pneumologia dell'Ospedale Luigi Sacco di Milano, in collaborazione con l'Ospedale Civico Codogno (Lodi)
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