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Tariffe delle prestazioni: i genetisti lamentano l'assenza della rappresentanza scientifica Sigu al tavolo del Ministero

Professione Redazione DottNet | 03/10/2024 15:07

Appello alle Istituzioni di specialisti e esperti della Società Italiana di Genetica Umana riuniti nel 27° Congresso Nazionale a Padova

 Gentile Dirttore

La Società Italiana di Genetica Umana (SIGU) ritiene grave che nessun esponente della società scientifica italiana che rappresenta tutti i genetisti medici italiani, con oltre 1500 soci,  sia stato convocato per partecipare al tavolo  ministeriale, attualmente operativo, costituito per definire le modifiche da apportare al nuovo nomenclatore tariffario approvato con Decreto del 23 giugno 2023. Questa posizione è stata presa oggi dal gruppo di lavoro SIGU Sanità che si è riunito a Padova durante il Congresso Nazionale di questa Società Scientifica per discutere dell’entrata in vigore dei nuovi Lea. L’assenza dal tavolo ministeriale è incomprensibile se si considera che da due anni e mezzo giace una richiesta di interlocuzione per dare un contributo alla definizione di nomenclatore e tariffario specifico per la genetica medica.

Ancora più grave è venire a conoscenza, attraverso la lettura di comunicati rilasciati alla stampa nazionale da associazioni e ordini invece presenti a tale tavolo, dell’intenzione ministeriale di effettuare ulteriori tagli alle tariffe delle prestazioni di genetica.  SIGU evidenzia ancora una volta che le tariffe pubblicate nel decreto ministeriale citato erano già assolutamente inadeguate a coprire i costi necessari per sostenere la  stragrande maggioranza delle indagini genetiche riportate nel Nomenclatore, con particolare penalizzazione per le indagini di ultima generazione, quali il sequenziamento in NGS e le indagini in Array. A questo si aggiunge, come già più volte evidenziato, l’assenza di prestazioni fondamentali (come il sequenziamento dell'esoma e del genoma) per massimizzare la possibilità di arrivare ad una diagnosi e  ad una presa in carico adeguata con possibilità di terapia personalizzata anche nei casi più complessi. SIGU ricorda, ancora una volta che la genetica rappresenta l’alta specialità nella diagnostica di laboratorio e che tali indagini sono oggi lo strumento più utilizzato per effettuare diagnosi nelle più svariate patologie, dalle malattie rare a quelle complesse: ne è un esempio l’analisi di sequenziamento dell’esoma, voce assente nel tariffario, nonostante sia questa una prestazione che consente di pervenire ad una diagnosi addirittura nel 60% di casi irrisolti.

Per questi motivi SIGU chiede il coinvolgimento immediato e attivo dei propri rappresentanti nei tavoli di concertazione attualmente in corso, per garantire che le modifiche al tariffario vengano definite in modo appropriato, sia in termini di tariffe, che di prestazioni, che  di correttezza scientifica, soprattutto nell’interesse dei pazienti.

Paolo Gasparini, Presidente SIGU

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