Canali Minisiti ECM

Covid, così il lockdown ha agito sulla salute mentale dei giovani

Psichiatria Redazione DottNet | 09/09/2024 16:03

Cambiato il loro modo di percepire il mondo e la società. Nuovi studi dimostrano modifiche anche a livello cerebrale

La chiusura forzata in casa, quel lungo lockdown che ha costretto tutti quasi agli arresti domiciliari, ha inciso negativamente sulla salute mentale dei più giovani (e non solo, anche sui polmoni) Gli studi permettono una comprensione più completa degli effetti fisici, sociali e culturali che possono avere questi episodi, soprattutto sugli adolescenti che, tra l'altro, sono stati spinti verso il fumo. Secondo la University of Washington di Seattle Covid e lockdown hanno fatto invecchiare il cervello dei ragazzi accelerando il processo di maturazione del cervello degli adolescenti che sarebbe 'invecchiato' di 4,2 anni nelle femmine e di 1,4 anni nei maschi. "L'adolescenza è un periodo di radicali cambiamenti nello sviluppo emotivo, comportamentale e sociale", spiegano i ricercatori. Un situazione delicata che può avere effetti gravi per i più giovani.

Fenomeni di questo tipo si osservano spesso nei ragazzi sottoposti a forti stress e talvolta hanno effetti negativi sulla loro salute mentale.

Gli effetti sulla salute mentale della popolazione sono stati chiari fin da subito. I sondaggi del 2020 hanno registrato un aumento del livello di ansia e depressione sia nei giovani che negli adulti. I Centers for Disease Control and Prevention, principale organismo di controllo della sanità mentale degli Stati uniti, hanno registrato un livello di stress molto elevato e un livello di di ansia e stress inversamente proporzionale all'aumento dell'età. I giovani, quindi, risultavano subire maggiormente l'impatto della pandemia e le sue conseguenze. Una delle domande poste riguardava una presa in considerazione seria del suicidio negli ultimi 30 giorni. Più di un intervistato su dieci ha detto sì e il 25,5% dei giovani adulti intervistati, tra i 18 ei 24 anni, ha risposto sì.

Ma vediamo quali sono state le conseguenze sulla struttura del cervello degli adolescenti, un periodo in cui si verificano numerosi cambiamenti nella struttura cerebrale. Tra questi, anche l'assottigliamento della corteccia, lo strato esterno di tessuto nel cervello. Questo fenomeno è stato il principale oggetto di studio dei ricercatori. 160 ragazzi erano stati coinvolti in uno studio iniziato nel 2018. Gli esami eseguiti sugli adolescenti del 2021 hanno mostrato un assottigliamento eccessivo, rispetto ai modelli di riferimento, della corteccia cerebrale. Questi risultati potrebbero essere correlati proprio alle restrizioni alle relazioni sociali durante la prima fase della pandemia. Il fenomeno è risultato molto più marcato nelle ragazze, nelle quali l'assottigliamento ha riguardato in maniera estensiva la corteccia cerebrale, mentre nei ragazzi è risultato limitato alla corteccia visiva. Per i ricercatori le differenze potrebbero essere legate al diverso valore che le relazioni sociali hanno per i due generi. «Per le donne, le relazioni con i coetanei sono di vitale importanza per lo sviluppo dell'identità personale; inoltre fanno affidamento su queste relazioni per il sostegno emotivo più degli uomini», scrivono i ricercatori che invitano a monitorare la salute mentale dei ragazzi.

Gli scenziati hanno anche constatato che la pandemia sembra aver colpito lo sviluppo precoce dei più piccoli. Gli studi hanno rilevato che, anche in questo caso, i ragazzi sono stati più colpiti delle ragazze. Le interazioni sociali sono compromesse da una minore capacità di elaborare le emozioni. A questo fenomeno si aggiunge un aumento dell'aggressività, un sentimento di impotenza e la paura di ammalarsi, morire o perdere i propri cari.

Commenti

Rispondi
1 Risposte Rispondi
1 Risposte Rispondi
Rispondi

I Correlati

Via libera da Aifa, riduce i sintomi intestinali senza l'uso di steroidi

"Grazie alle nostre iniziative in difesa dei diritti delle persone, a partire dai referendum del 2005 che non raggiunsero il quorum necessario, e nei tribunali successivamente alcuni di questi divieti sono stati progressivamente smantellati."

Al via il ciclo di eventi dedicato alla corretta informazione sulla prevenzione vaccinale delle malattie respiratorie nella popolazione ultrasessantacinquenne: 30 convegni su tutto il territorio nazionale

Ti potrebbero interessare

Medici e infermieri, su tutti, presentano un allarmante tasso di suicidio che corrisponde a 21 ogni 100mila abitanti, rispetto alla popolazione “normale”

"I bambini e le bambine che utilizzano strumenti tecnologici e interagiscono con gli schermi subiscono due danni: uno diretto, legato alla dipendenza e l'altro indiretto, perché l'interazione con gli schermi impedisce di vivere nella vita reale"

Rigon, "serve un tavolo nazionale per interventi di prevenzione"

Un nuovo rapporto di The Lancet mette in guardia su come alti livelli di ansia e depressione abbiano portato a tassi crescenti di autolesionismo e suicidio tra adolescenti e giovani adulti

Ultime News

La Circolare Inps 29 maggio 2019, n. 78, riepiloga i principi essenziali dell’istituto, specie in ordine alle modalità di calcolo dell’onere che si deve sostenere e su come provare l’esistenza del rapporto di lavoro

Di Silverio: "Dopo 15 anni di costanti disinvestimenti nella Sanità pubblica si danno ai medici 14 euro in più al mese". Schillaci: “Personale viene da decenni di turni massacranti e burnout”

I pazienti trattati hanno perso in media il 15,7% del peso corporeo rispetto al 2,2% di chi assumeva un placebo. Inoltre, migliora i sintomi di insufficienza cardiaca, questo include una riduzione delle limitazioni fisiche

Lo afferma uno studio italiano pubblicato sulla rivista scientifica The Journal of Allergy and Clinical Immunology e sul Journal of Allergy and Clinical Immunology