Allarme per micronutrienti cruciali per la salute a tutte le età
Metà della popolazione mondiale non assume quantità adeguate di 15 micronutrienti essenziali per la salute, tra cui calcio, ferro e le vitamine C ed E. Lo rivela uno studio condotto da Simone Passarelli, presso la Harvard Chan School di Boston e pubblicato su The Lancet Global Health. Si tratta del primo studio che fornisce stime globali del consumo inadeguato di 15 micronutrienti cruciali per la salute umana: le carenze di micronutrienti sono una delle forme più comuni di malnutrizione a livello globale e ogni carenza comporta determinate conseguenze sulla salute, dalle complicanze in gravidanza alla cecità, fino a un aumentato rischio di malattie infettive.
La valutazione ha studiato quindici vitamine e minerali: calcio, iodio, ferro, riboflavina, folato, zinco, magnesio, selenio, tiamina, niacina e le vitamine A, B6, B12, C ed E. Lo studio ha riscontrato significative carenze di assunzione per quasi tutti i micronutrienti valutati. L'assunzione inadeguata era particolarmente diffusa per iodio (68% della popolazione globale), vitamina E (67%), calcio (66%) e ferro (65%). Più della metà delle persone consumava livelli inadeguati di riboflavina, folato e vitamine C e B6. L'assunzione di niacina era più vicina al livello sufficiente, con il 22% della popolazione globale che assumeva livelli inadeguati, seguita da tiamina (30%) e selenio (37%). Le donne più che gli uomini hanno assunzioni insufficienti per iodio, vitamina B12, ferro e selenio all'interno degli stessi gruppi di età e paesi. Al contrario, più uomini avevano livelli inadeguati di calcio, niacina, tiamina, zinco, magnesio e vitamine A, C e B6 rispetto alle donne. I giovani tra i 10 e i 30 anni sono più a rischio di carenze di calcio, soprattutto in Asia meridionale e orientale e nell'Africa subsahariana.
Lo rivela uno studio dai ricercatori del BioAgingLab dell'Università di Padova, diretto da Sofia Pavanello, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica GeroScience
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