Canali Minisiti ECM

L’IA aiuta a riconoscere tumori e virus

Oncologia Redazione DottNet | 28/08/2024 16:51

Nuova tecnica che riconosce le anomalie nel Dna

La tecnica di Intelligenza artificiale alla base del riconoscimento facciale è stata utilizzata per aiutare a riconoscere tumori e virus scoprendone i segni nel nucleo delle cellule: è quanto dimostra di fare Ainu, un nuovo modello di Intelligenza Artificiale sviluppato dal gruppo di ricerca internazionale guidato da Davide Carnevali, del Centro per la Regolazione Genomica di Barcellona. Il risultato è pubblicato sulla rivista Nature Machine Intelligence e potrà aiutare a diagnosticare malattie e infezioni in tempi molto rapidi, ma richiede l’uso di microscopi molto potenti.

Le analisi delle immagini con l’IA ha fatto enormi progressi in questi anni e le stesse tecniche usate  per il riconoscimento dei volti o per le auto a guida autonoma possono ora essere aiutare a riconoscere alcune patologie in modo precoce.

Lo strumento Ainu, acronimo di AI del Nucleo, esegue scansioni di immagini ad alta risoluzione nel nucleo cellulare ottenute con un’innovativa tecnica di microscopia detta Storm. Foto con dettagli di appena 20 nanometri, ossia 5.000 volte più piccoli dello spessore di un capello, che permettono di riconoscere anomalie nella struttura tridimensionale del Dna, anche a poche ore dall’ingresso di un virus. Dettagli impossibili da riconoscere per l’occhio umano ma non per l’IA.

Oggi per eseguire diagnosi di questo tipo è necessario attendere manifestazioni ben visibili dalla patologia, ma “pensiamo che, un giorno, questo tipo di informazioni possa far guadagnare ai medici tempo prezioso per monitorare le malattiepersonalizzare i trattamenti e migliorare i risultati per i pazienti”, ha detto Pia Cosma, co-autrice dello studio e ricercatrice del Crg.

Uno dei limiti della nuova tecnica, sottolineano gli stessi ricercatori, è la disponibilità negli ospedali di microscopi sofisticati come Storm, che ha costi e manutenzione elevati: inoltre il sistema permette di analizzare solo poche cellule per volta. Trasformazioni che avranno bisogno di tempo, spiegano gli autori, ma la tecnica potrebbe invece essere già facilmente usata dai centri di ricerca che lavorano le cellule staminali, in quanto il metodo permette già oggi di riconoscerle nei tessuti in modo molto facile e rapido.

Commenti

I Correlati

Iss, adesione 43% indagini su seno, 41% su cervice e 27% su colon

Studio Gemelli-Cattolica su 35 pazienti in fase avanzata

Ricerca coordinata dal Cro Aviano pubblicata su Modern Pathology

Lo rivela uno studio pubblicato su Nature Communications e condotto da ricercatori dell'Università di Oxford, esaminando i dati di 542.778 donne del Regno Unito di mezza età

Ti potrebbero interessare

Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia

Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti

Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica

I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib

Ultime News

Se non ci dovessero essere contributi sulla Gestione Separata, si può sempre attivare un contratto che potrebbe generarli, sulla base di una delle tante collaborazioni private che spesso i medici intrattengono

Guido Quici, presidente Cimo-Fesmed, smentisce le voci su un “imminente sciopero” della categoria

Iss, adesione 43% indagini su seno, 41% su cervice e 27% su colon

Nel loro importante manoscritto pubblicato sul Journal of American College of Cardiology, Gyldenkerne C. et al. riportano i risultati di un ampio studio combinato caso-controllo e di coorte condotto utilizzando i dati del registro sanitario danese