Lo rivela un nuovo studio condotto da ricercatori dello Human Technopole, dell'Institute of Cancer Research di Londra e del Royal Marsden NHS Foundation Trust
Grazie all'Intelligenza artificiale sono stati individuati nuovi marker, veri e propri "campanelli d'allarme", per prevedere il rischio di recidiva del tumore alla prostata, anche a dieci anni di distanza: è il risultato di un nuovo studio condotto da ricercatori dello Human Technopole, dell'Institute of Cancer Research di Londra e del Royal Marsden NHS Foundation Trust. I ricercatori - si legge in un comunicato di HT - hanno individuato, grazie all'uso di big data e Intelligenza artificiale, che la compresenza di cellule tumorali con caratteristiche genetiche diverse all'interno dello stesso tumore e di differenze nella loro forma, dimensione e struttura è indicativa della capacità della neoplasia di cambiare nel tempo.
Il dato è emerso al Congresso Roma Breast Days 2024 tenutosi lo scorso 27 e 28 Settembre nelle Corsie Sistine dell'Ospedale Santo Spirito
"Tra il 2019 e il 2021, 18.700 pazienti campani sono stati operati in regione per affrontare un tumore della prostata, mentre 1.780 hanno scelto di rivolgersi a strutture extraregionali prevalentemente del Nord Italia"
Lo rivela un’indagine realizzata su circa 60 pazienti con melanoma afferenti alle principali Associazioni. I tempi sono rapidi per la maggior parte di loro, ma i tempi d’attesa non vanno d’accordo con velocità e aggressività di questo tumore
Durante il mese di ottobre, questa mobilitazione coinvolge l'intero territorio nazionale grazie alle numerose iniziative promosse dalle Associazioni della LILT
Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia
Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti
Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica
I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib
Pene più severe in caso di danneggiamento alle strutture sanitarie e socio-sanitarie
Fanno da apripista Lazio, Toscana e alcune Asl della Campania, dove in molti studi sono già iniziate le chiamate per le somministrazioni
Prudenzano: "La facciamo quotidianamente per la classe di farmaci Fans o i Triptani, e quindi ci possiamo aspettare risultati simili e ottimali anche passando da un anticorpo monoclonale all'altro"
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