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Covid, picco estivo per variante Kp.3: Mascherina in viaggio per difendersi

Infettivologia Redazione DottNet | 07/07/2024 16:00

Il direttore della Società italiana di Malattie infettive Andreoni: "Virus non è stagionale". I sintomi: dal mal di testa a problemi agli occhi e tosse

"Siamo di fronte ad un picco estivo dei casi Covid che certamente era inatteso perché di fatto avevamo visto un progressivo scemare dei contagi scemare. Ma proprio la nuova sottovariante, la KP.3, sta determinando questo rialzo con qualche ricovero in più negli ospedali. Questo andamento epidemiologico ci dimostra, se ancora ce ne fosse bisogno, come il virus Sars-CoV-2 non sia più stagionale ma determinato nella sua aggressività dalle varianti che emergono. Visto che stiamo andando incontro ai viaggi per le vacanze, con treni e aerei ma anche le località turistiche molto affollati, indossare la mascherina rimane una delle difese migliori".

Lo dice all'Adnkronos Salute Massimo Andreoni (nella foto), direttore scientifico della Simit, la Società italiana di Malattie infettive e tropicali. Secondo i dati delll'ultimo bollettino settimanale pubblicato sul sito del ministero della Salute. Dal 27 giugno al 3 luglio i nuovi positivi sono stati 3.855, in crescita dai 2.505 del 20-26 giugno. Scendono i morti, da 21 a 18. I tamponi aumentano da 79.339 a 81.900 e il tasso di positività passa da 3,2% a 4,7%. "Con l'arrivo dell'autunno e poi dell'inverno, in cui il virus si farà maggiormente sentire - suggerisce l'infettivologo - è importante preparare bene una campagna vaccinale".

C'è una variante predominante in circolazione. Come sappiamo, il coronavirus muta (come qualsiasi altro virus). Dobbiamo ricordare infatti che anche SARS-CoV-2 presenta una tendenza alla mutazione dando origine a varianti diverse, alcune di queste preoccupano più di altre (VOC). «La variante JN.1, con tutti i suoi sotto-lignaggi - afferma il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Francesco Vaia si conferma predominante, in accordo con quanto osservato in altri Paesi. Continuiamo la nostra azione di monitoraggio e di lettura epidemiologica del fenomeno Covid-19 al fine di essere sempre pronti per tutte le azioni di sanità pubblica che si dovessero rendere necessarie».  Si tratta di una variante arrivata e diffusasi in Italia a dicembre 2023 e ora è diventata predominante. Inizialmente segnalata in Lussemburgo, questa variante si è poi diffusa negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Francia e in altri Paesi europei. Se si contrae questa variante è come avere un raffreddore fortissimo, compare anche la febbre per quattro ma anche cinque giorni. Si tratta di una VOI (variant of interest) per via delle mutazioni a livello della proteina Spike che il virus sfrutta per entrare all'interno delle cellule. Vuol dire che questa variante può portare a complicazioni (difficoltà respiratorie) serie perché può eludere le difese immunitarie più facilmente, penetrando nelle cellule e replicandosi più velocemente rispetto ad altre varianti. La continua e rapida crescita osservata in diversi Paesi potrebbe confermare questa tendenza di JN.1 ad essere più trasmissibile e più efficace nell'eludere il sistema immunitario dell'ospite. «Siamo di fronte ad un picco estivo dei casi Covid che certamente era inatteso perché di fatto avevamo visto un progressivo scemare dei contagi. Ma proprio la nuova sottovariante, la KP.3, sta determinando questo rialzo con qualche ricovero in più negli ospedali. 

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