La scoperta, che apre la strada alla ricerca di nuovi farmaci anti-obesità, è pubblicata sulla rivista Nature Metabolism dall'Università tedesca di Bonn e dall'Università della Danimarca Meridionale
Trovato l'interruttore molecolare che riattiva il tessuto adiposo bruno, molto diverso da quello bianco e deputato soprattutto bruciare calorie in risposta al freddo. Finora se ne ignorava l'esistenza e la scoperta, che apre la strada alla ricerca di nuovi farmaci anti-obesità, è pubblicata sulla rivista Nature Metabolism dall'Università tedesca di Bonn e dall'Università della Danimarca Meridionale. L'interruttore molecolare, osservato nei topi, è la proteina chiamata AC3-AT, che agisce frenando l'attività del tessuto adiposo bruno. Adesso la sfida è trovare farmaci capaci di bloccarne l'azione, in modo da riattivare il tessuto brucia-calorie.
"È uno studio molto interessante, ritengo che la via dell'attivazione del tessuto adiposo bruno per contrastare l'obesità sia quella giusta", dice all'ANSA Saverio Cinti, professore all'Università Politecnica delle Marche e direttore del Centro interdipartimentale per lo studio dell'obesità.
La malattia è causata dall'avvelenamento progressivo della frazione di cellule ancora sane del midollo osseo, causato da un ambiente infiammatorio determinato dalle cellule malate
No al fumo e controllo della pressione sono le principali
Lo rivela uno studio dai ricercatori del BioAgingLab dell'Università di Padova, diretto da Sofia Pavanello, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica GeroScience
Studio Usa, cruciale che ragazzi riposino almeno 7,7 ore a notte
Diminuiscono le probabilità di avere almeno due patologie assieme
"Nel mondo reale rallenta la malattia nel 50% dei pazienti"
Zooprofilattico Venezie, più vigilanza sui rischi biologici
Ha effetti positivi sui grassi e gli zuccheri nel sangue
Commenti