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Fismelab: No ai test diagnostici in farmacia. Tutte le novità del Ddl semplificazioni approvato

Farmacia Redazione DottNet | 26/03/2024 20:28

"L'esecuzione di test diagnostici in Farmacia non garantirebbe al paziente la certezza di un percorso analitico come quello svolto nei Laboratori clinici"

Le società scientifiche di Medicina di Laboratorio chiedono al Ministro in una lettera di soprassedere al ddl semplificazioni per quanto concerne la possibilità di eseguire indagini Diagnostiche in Farmacia. “L'esecuzione di test diagnostici in Farmacia non garantirebbe al paziente la certezza di un percorso analitico come quello svolto nei Laboratori clinici che devono correttamente attenersi a norme di autorizzazione e accreditamento stringenti al fine di garantire un referto idoneo per tutte le finalità cliniche richieste nel quesito diagnostico presente nella prescrizione. Per i professionisti della Medicina di Laboratorio rimane prioritario l'interesse del paziente ad avere risultati adeguati e certi secondo linee guide validate da organismi nazionali ed internazionali”, si legge in una nota.

Ma cosa cambia per le farmacie? Da tutte le tipologie di vaccini contenuti nel Piano vaccinale riservati agli over 12 anni, passando per i test diagnostici, fino alla telemedicina e alla possibilità di scegliere il proprio medico di medico di famiglia o pediatra. Sono queste alcune delle novità per la farmacia dei servizi contenute nel Ddl Semplificazioni approvato ieri dal Consiglio dei Ministri. Ma non solo, nelle farmacie, che saranno dotate anche di un’insegna ad hoc con la dicitura ‘Farmacia dei servizi’ si potranno fare anche i test diagnostici per il contrasto all’antibiotico-resistenza, a supporto del medico di medicina generale e del pediatra di libera scelta ai fini dell’appropriatezza prescrittiva.

La norma modifica quanto contenuto nel Dlgs 153/2019 e prevede anche da parte delle farmacie la dispensazione per conto delle strutture sanitarie dei farmaci e dei dispositivi medici necessari al trattamento dei pazienti in assistenza domiciliare, residenziale e semiresidenziale.

Per quanto riguarda i vaccini (oggi si possono fare l’antinfluenzale e l’anti Covid ai maggiorenni) nella bozza si legge che sarà possibile “la somministrazione presso le farmacie, da parte di farmacisti opportunamente formati a seguito del superamento di specifico corso abilitante e di successivi aggiornamenti annuali, organizzati dall'Istituto superiore di sanità, di vaccini individuati dal Piano nazionale di prevenzione vaccinale nei confronti dei soggetti di età non inferiore a dodici anni, nonché l'effettuazione di test diagnostici che prevedono il prelevamento del campione biologico a livello nasale, salivare o orofaringeo, da effettuare in aree, locali o strutture, anche esterne, dotate di apprestamenti idonei sotto il profilo igienico-sanitario e atti a garantire la tutela della riservatezza. Le aree, i locali o le strutture esterne alla farmacia devono essere compresi nella circoscrizione farmaceutica prevista nella pianta organica di pertinenza della farmacia stessa”.

Per l’erogazione da parte delle farmacie dei servizi sanitari “i soggetti titolari di farmacia possono utilizzare locali separati da quelli ove è ubicata la farmacia. In detti locali è vietato il ritiro delle prescrizioni mediche e qualsiasi dispensazione o vendita di farmaci o di altri prodotti”.

Saranno le Asl competenti ad autorizzare le strutture che dovranno rispettare i requisiti di idoneità igienico-sanitaria dei locali e a verificare “che questi ultimi ricadano nell’ambito della sede farmaceutica di pertinenza prevista in pianta organica e che siano situati a una distanza non inferiore a duecento metri dalle altre farmacie e dai locali ove sono svolti i servizi sanitari di pertinenza di altre farmacie. La distanza è misurata per la via pedonale più breve tra soglia e soglia”.

Arriva l’insegna ad hoc. Per consentire ai cittadini un'immediata identificazione dei servizi sanitari offerti nei locali “ i soggetti titolari di farmacia appongono presso i locali stessi, oltre alla croce verde identificativa della farmacia, un’insegna riportante la denominazione «Farmacia dei servizi» e forniscono idonea informazione sulla esatta identificazione dei soggetti titolari di farmacia che offrono i servizi”. Altra novità contenuta nella bozza riguarda la possibilità per “due o più farmacie, di proprietà di soggetti differenti di poter esercitare in comune i servizi offerti anche utilizzando i medesimi locali separati, previa stipula del contratto di rete”.

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